PONTEDERA. Flash mob simbolico promosso da Fratelli d’Italia, di fronte agli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Pontedera, per dire no alle cartelle esattoriali emesse nei confronti delle attività chiuse, e per chiedere ancora a gran voce la riapertura di tutte le attività .
Presenti all’iniziativa, Bagnoli e Arcenni in rappresentanza di Fratelli d’Italia Pontedera e Valdera, in compagnia anche di alcuni imprenditori che hanno sostenuto l’iniziativa e hanno voluto far sentire la propria voce.
“Oggi Primo Maggio teoricamente doveva essere la festa dei lavoratori, ma non è la festa di nessuno purtroppo” commenta Matteo Bagnoli, consigliere del Comune di Pontedera ed esponente di Fratelli d’Italia, “Prima il Governo Conte, poi il Governo Draghi, ha costretto centinaia, migliaia di imprese a non poter lavorare. Oggi non si può parlare di Festa del Lavoro. Siamo qua, proprio davanti all’Agenzia delle Entrate di Pontedera, per dire basta a quelle che poi saranno le cartelle esattoriali che arriveranno, perchè in questo momento il Governo comunque sia ha impedito a decine e decine di categorie di poter lavorare, ma contemporaneamente purtroppo arriveranno le cartelle esattoriali.
Notizia di ieri: sono state posticipate le scadenze dal 30 di Aprile al 31 di Maggio, ma la sostanza non cambia. Siamo qui, per questo flash mob simbolico, proprio in quella che doveva essere la Festa del Lavoro, lavoro che è stato negato da questi governi. Siamo qui per dire ‘Se mi chiudi, non mi chiedi’, il governo non potrà andare a chiedere a quelle aziende che ormai sono chiuse, destinate alla morte, dei debiti regressi che ormai non potranno più pagare.
C’è bisogno di un cambio di passo, di più umanità . Bisogna dare la possibilità alle attività commerciali di poter lavorare liberamente. Da ieri, molte le manifestazioni di Fratelli d’Italia, l’unico partito che in maniera concreta sta dicendo basta a quello folle coprifuoco, altra misura di questo governo che non fa altro che andare a danneggiare ancor di più le attività ”
Dello stesso avviso anche Matteo Arcenni, “Siamo qui in rappresentanza di Fratelli d’Italia, di tutta la Valdera, per ribadire ancora una volta che non si può festeggiare fin quando non saranno aperte di nuovo tutte le attività . Deve finire questa scellerata scelta da parte del Governo, le attività devono riaprire in totale sicurezza, tante delle attività che oggi sono chiuse possono riaprire senza problemi. Le palestre e le attività sportive, su tutte, sono le prime che possono essere messe in sicurezza per la riapertura, molte lo hanno già fatto nei mesi precedenti e sono pronte per riaprire.
Basta anche con i ristoranti aperti solo all’aperto, si va così a fare dei favori soltanto ad alcuni ristoratori, mettendo in difficoltà altri che hanno strutture al chiuso ma hanno tutti i requisiti per lavorare in sicurezza. Se è la festa del lavoro, è la festa di tutti coloro che devono e possono lavorare. Non permettendo agli italiani di poter lavorare, si va anche contro alla Costituzione,, è una cosa gravissima.
Con Giorgia Meloni e tutti i parlamentari di Fratelli d’Italia stiamo portando avanti molte battaglie per far si che il Primo Maggio possa essere la festa del Lavoro vero e proprio. Che questo Primo Maggio possa essere la partenza di una battaglia popolare portata avanti da Fratelli d’Italia per dare a tutti il diritto ala lavoro”
Partecipi al flash mob anche alcuni imprenditori della zona che hanno voluto esprimere il proprio disappunto in merito alle scelte governative delle ultime settimane.
“Il Primo Maggio, doveva essere una giornata dedicata ai lavoratori, e invece non è così” commenta l’imprenditore Raffaello Saviani, “Da Marzo dello scorso anno, il lavoro scarseggia, sia per i dipendenti, sia per quanto riguarda le partite iva. Io sono qui davanti all’Agenzia delle Entrate, proprio come simbolo.
E’ inaccettabile e ingiustificabile il comportamento di uno stato che nonostante ci siano chiusure obbligate per combattere una crisi pandemica, continua a chiedere soldi alle partite iva, ai contribuenti. E’ necessario assolutamente una sospensione, un annullamento di tante cartelle esattoriale. Ricordo che il condono delle cartelle fino al 2010 non è un annullamento. Erano dei crediti inesigibili, che lo stato già di per se non poteva esigere e chiedere, erano in prescrizione. Non c’è stato un nessun reale condono. E’ stata una presa in giro, così come ci hanno abituato i governi Conte e Draghi”
Anche Marco Bartaloni, imprenditore pontederese titolare di palestra, commenta così la situazione “Siamo qui con Fratelli d’Italia e lo faremo con chiunque ci darà la possibilità di dimostrare la nostra opposizione a tutto ciò che da mesi e mesi sta affliggendo soprattutto il mondo del fitness e dello sport in generale. Siamo chiusi da quasi 190 giorni, nonostante tutte le nostre attività fossero già state messe in sicurezza da tempo”