TOSCANA. I contagi da coronavirus sono tornati prepotentemente a salire nelle ultime settimane, così come l’indice di trasmissione del contagio, Rt.
Province come Siena e Pistoia, ma anche il comune di Cecina, si trovano già in zona rossa da sabato scorso ed a breve potrebbero diventarlo anche Arezzo e l’area empolese di Valdelsa. I dati della Toscana non sono affatto confortanti e l’indice Rt ad oggi sembra aggirarsi già attorno al valore di 1.3, dato che farebbe scattare la zona rossa. Eppure, con tutta probabilità, la nostra Regione resterà in arancione anche la prossima settimana, almeno fino al 14 marzo, dopodiché il rosso sembra ormai inevitabile. La stima dell’Rt toscano, che la Regione invierà a Roma, illustra un andamento dell’indice di contagio pari a 1.16, fotografando la curva tra il 15 e il 21 febbraio. Quindi se è pur vero che il tasso dei contagi in Regione è salito da 159 a 198 casi settimanali su 100mila abitanti, ciò non è comunque abbastanza per finire nello scenario di rischio peggiore. A storcere il naso di fronte a questo sono medici e infermieri, forse gli unici a sperare nel cambio di colore già a partire dal prossimo lunedì, così da provare a far respirare i letti occupati in terapia intensiva. Non è un caso infatti che da giorni negli ospedali si sia tornati a riaprire reparti o a destinare le rianimazioni ai malati Covid. Una conferma in arancione che solleva dunque molte discussioni fra gli esperti, seppur delle nuove zone rosse locali potrebbero arrivare già prima del 15 marzo. Il rischio è che questa volta l’aumento dei casi faccia collassare il sistema sanitario.
L.C.