Era disperato, il suo amato anello che valeva più di un tesoro e che conservava mille ricordi era stato inghiottito dalle onde del mare dove l’uomo si era tuffato per un bagno refrigerante, poi come in tutte le favole arriva il lieto fine.
Tutto accade lunedì 11 agosto lungo il litorale pisano dove un uomo originario di Bolzano, ma da tempo residente a Pisa, date le elevate temperatura decide di tuffarsi in mare per trovare un po’ di refrigerio, è bastato un attimo, due bracciate tra le onde che improvvisamente l’anello a cui teneva tantissimo e che conservava tanti ricordi si è sfilato dal dito perdendosi nella sabbia sottostante.
Dopo le vane ricerche, l’uomo si confida con la figlia, la quale vedendo la disperazione del padre decide di giocare l’ultima cara, mercoledì 11 agosto parte la chiamata a S.O.S Metal detector.
Patrizia abitante a Forcoli, collaboratrice dell’associazione no-profit racconta attraverso un post su Facebook passo passo quanto è successo:
“Veronica ci scrive – scrive Patrizia – perché suo padre Gianni ha perso la fede in acqua nella provincia di Pisa mentre era uscito per farsi una nuotata. Ci racconta del forte attaccamento a quell’oggetto non per il valore economico ma per quello affettivo e che non riusciva a darsi pace. Ci siamo subito attivati e se anche il periodo non ci aiuta perché molti dei nostri amici associati sono in ferie”.
Fabio e Patrizia hanno subito caricato l’attrezzatura in macchina e poi…
Fabio capannolese doc, che fa parte dell’Associazione, giunge allo stabilimento balneare Big Fish a Marina di Pisa dove era avvenuto lo smarrimento e attraverso le apparecchiature in dotazione inizia la ricerca. Seguono attimi di apprensione in attesa di una risposta positiva, passano minuti e tempi si allungano. Fabio ‘batte’ con il metal detector tutto il fondale spingendosi fin quanto poteva a largo, ma nulla, dopo due ore un primo segnale, poi ancora più intenso qualcosa era stato rilevato, era l’anello!