L’Aoup ha perso 10 posti nella graduatoria ‘Best Hospitals 2022’: il commento di Andrea Ulmi ed Elena Meini (Lega).
Dopo la segnalazione da parte di NurSind in merito al deficit di personale infermieristico nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, anche Andrea Ulmi ed Elena Meini (Lega) commentato il declassamento dell’ospedale nella graduatoria ‘Best Hospitals 2022’, che da quattro anni stila i migliori ospedali in 27 Paesi.
“Il declassamento da parte di Newsweek dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, che ha perso dieci posizioni in un anno, deve far riflettere su una cattiva gestione della stessa, che si inserisce in una politica sanitaria regionale il cui fallimento strategico è ormai evidente e provato nei fatti”. Così i consiglieri regionali della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione sanità ed Elena Meini commentano i passi indietro compiuti dall’Auop, che sono emersi alla luce del sole dalle graduatorie pubblicate da Newsweek che la collocano, in Toscana, dietro a Careggi, ma anche all’ospedale San Donato di Arezzo.
“Dalle notizie che abbiamo raccolto – sostiene il vicepresidente Ulmi- i problemi dell’Aoup affondano le loro radici ai tempi della Presidenza Rossi e proseguono adesso con quella di Giani. Già questo dovrebbe aver fatto riflettere sulla scelta della conferma del Direttore Generale. Ancora una volta si spendono soldi sulla costruzione del nuovo ospedale, ma non ci sono idee per le strategie future. I medici e il personale sanitario, infermieri e oss, sono stati determinanti per affrontare al meglio l’emergenza, ma nel momento in cui gli si sarebbe dovuto riconoscere un ruolo centrale, il numero di assunzioni è stato insufficiente, tanto che oggi a fronte di poco più di 5mila dipendenti solo circa mille sono medici. I posti letto non sono adeguati, le agende di prenotazione delle prestazioni sanitarie sono spesso bloccate, si risparmia sui materiali, la strumentazione è da rivedere, la digitalizzazione, al pari del resto della Toscana, stenta a funzionare”.
Sul piano gestionale e amministrativo la consigliera Elena Meini punta il dito contro le strategie aziendali.
“C’è un disorientamento generalizzato segnalato dai pazienti – sostiene la Meini- che evidentemente non sono al centro del processo sanitario. Ci sono problemi per le prenotazioni delle prestazioni e frequentando l’ospedale si nota che l’unico settore che sembra funzionare è l’intramoenia dove c’è un aumento costante di prenotazioni e dove si può notare ogni giorno una discreta fila di persone che aspettano davanti all’edificio 29. Questo a dimostrazione che il livello dei medici è elevato e che, forse, prima di cambiare azienda sanitaria, visto che dal Cup negli ultimi mesi sembrava impossibile prenotare sulla Nord-Ovest, i pazienti scelgono la visita a pagamento. Nel frattempo però si registrano le creazioni di due nuove strutture complesse con una spesa non indifferente, la Uo Servizi Tecnico Amministrativi D.A.I., che dovrebbe sovrintendere alla cartella clinica informatizzata, la Uo Programmazione e Organizzazione Sanitaria delle Tecnologie Biomediche, la quale da struttura semplice è diventata complessa. E’ stato anche istituito l’incarico di Responsabile Multidisciplinare Attività Ambulatoriali, ma soprattutto le prenotazioni di prestazioni diagnostiche, risulterebbero al momento bloccate”.
Per il futuro dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana i due consiglieri sono netti. “Con queste premesse – concludono Ulmi e Meini – viste le voci che vogliono nuovi tagli alla sanità per far quadrare il bilancio regionale siamo ancora più preoccupati e attenti a ciò che accade, ma già oggi è evidente che la gestione e le politiche aziendali non hanno funzionato ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Fonte: Comunicato stampa Gruppo Lega