Ritardo nell’apertura del reparto Dialisi a Pontedera: il Sindaco Franconi chiarisce le cause e si scusa con i cittadini e i pazienti.

La mancata apertura, prevista ieri, del nuovo reparto Dialisi dell’Ospedale Lotti ha suscitato polemiche e preoccupazioni tra pazienti e associazioni locali. Clicca qui. A intervenire è stato il Sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, con dichiarazioni pubbliche che mirano a chiarire quanto accaduto e a porgere le proprie scuse.
«Ha pienamente ragione Maria Cristina Venturi e con lei l’Associazione Emodializzati Dialisi e Trapianti sulla mancata apertura di ieri del nuovo reparto Dialisi dell’Ospedale Lotti. Mi dispiace e mi scuso per aver creato un’aspettativa che non si è concretizzata nei termini che avevo riferito pubblicamente» ha affermato il Sindaco.
Franconi ha spiegato le cause del ritardo, precisando che non dipendono da volontà politiche o aziendali: «Dopo tutto il tempo trascorso e i ritardi accumulati in questi anni (per ragioni tecniche, operative e burocratiche e non certo per volontà politiche e aziendali) la data che mi era stata fornita con un documento ufficiale (ricevuto a inizio agosto) indicava esplicitamente l’attivazione per il 1° settembre».
Il Sindaco ha sottolineato la sua attenzione nel fare annunci solo sulla base di dati ufficiali: «Posso avere molti difetti ma non certo quello di parlare a sproposito facendo annunci che non siano supportati da documenti e comunicazioni ufficiali. Non lo faccio mai e non l’ho fatto nemmeno questa volta».
Franconi ha voluto rimarcare la propria serietà e il rispetto delle competenze istituzionali: «Sono una persona seria e quando parlo (soprattutto di questioni così delicate) misuro anche le virgole e non oltrepasso mai le mie competenze istituzionali; tant’è che ho annunciato l’apertura della nuova dialisi solo dopo aver ricevuto un crono-programma firmato dalla direzione del presidio ospedaliero».
Il Sindaco ha quindi espresso la speranza che si tratti di un ritardo minimo: «Voglio solo sperare, anzi pretendere a nome della città, che si tratti di un ritardo di una manciata di giorni. Ma il punto è che in questa vicenda anche soltanto un giorno rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di chi da anni lo attende, questo giorno».
Infine, Franconi ha preso personalmente la responsabilità dell’accaduto: «Proprio per questo mi assumo io la responsabilità di metterci la faccia e l’onere di scusarmi in primis con i pazienti e poi con l’Associazione».