TOSCANA. Il decreto Ristori bis prevede la sospensione dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per le regioni in zona di rischio Covid rossa.
Tuttavia la Toscana e la Campania, declassate nella zona di massimo rischio proprio il giorno della scadenza dei versamenti, il 15 novembre, secondo un’interpretazione molto restrittiva dell’Inps erano rimaste escluse dal beneficio. L’ondata di proteste che si è sollevata ha fatto sì che, 5 giorni dopo la scadenza, quindi decisamente fuori tempo massimo, l’Inps sia ritornato sui suoi passi. “Con il messaggio 20 novembre 2020, n. 4361 si comunica che sono state incluse tra gli ambiti territoriali interessati alla sospensione dei versamenti anche Toscana e Campania. – scrive l’Inps – Pertanto, i datori di lavoro privati che abbiano unità produttive ubicate in Campania e Toscana e che svolgano come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’Allegato 2 al decreto-legge 149/2020, potranno usufruire della sospensione dei versamenti”.
E allora cosa succede adesso? Succede che tutti coloro che hanno rispettato la scadenza potranno “utilizzare un credito equivalente alla maggior somma versata rispetto al saldo della denuncia trasmessa, in compensazione legale con altre partite o nelle denunce successive, previa presentazione dell’apposita istanza telematizzata”. Mentre coloro che non hanno effettuato i versamenti potranno usufruire della sospensione senza pagare alcuna sanzione.