La magia delle letterine a Babbo Natale: sempre più bambini toscani affidano sogni e desideri a Poste Italiane.
Anche in Toscana, durante le feste natalizie, sono sempre più numerosi i bambini che decidono di affidare desideri e speranze ai portalettere di Poste Italiane della regione. Nei 48 centri di distribuzione e nei 900 uffici postali della Toscana vengono quotidianamente lavorate centinaia di letterine destinate a Babbo Natale.
A raccontarlo è Daniele Corsi, responsabile qualità del Centro Smistamento di Sesto Fiorentino, lo stabilimento che lavora tutta la corrispondenza proveniente da Toscana e Umbria, raccogliendo i sogni e le speranze dei bimbi:
«Le buste diventano ogni anno sempre più fantasiose: disegni colorati, glitter scintillanti e indirizzi che spaziano da via del Cielo a via delle Stelle, fino al più classico Polo Nord. Le lettere che arrivano a migliaia rappresentano uno dei momenti più belli delle festività natalizie e rendono il nostro lavoro ancora più speciale, regalandoci ogni giorno un sorriso. Vedere queste lettere passare tra le linee, tutte diverse e così curate nei dettagli, ricorda a tutti noi che la qualità e l’attenzione, la sensibilità e l’orgoglio per ciò che facciamo».
Daniele, che ogni giorno lavora per mantenere elevati i livelli di servizio e di attenzione anche nei periodi di maggiore intensità, prosegue: «La nostra organizzazione è sempre e costantemente impegnata a garantire la qualità, la cura e il rispetto per ogni invio. Durante il periodo natalizio il flusso aumenta in modo significativo e il nostro compito è garantire che ogni lettera venga trattata con la massima attenzione. Le lettere affrancate correttamente per la casa di Babbo Natale proseguono tutte verso l’indirizzo di destinazione: sappiamo che dietro ci sono aspettative, sogni e tanta emozione. È una responsabilità che affrontiamo con serietà e con grande orgoglio. Dentro a ogni busta c’è l’immaginazione di un bambino e vedere queste letterine ci rende parte della magia del Natale».
Tra le richieste dei bambini, sempre protagonisti sono giocattoli, costruzioni, bambole, giochi di società, ma anche videogame, carte da gioco, libri, strumenti musicali e peluche. Molti promettono di essere più bravi e più meritevoli, rivolgendosi anche ai più sfortunati e alla difficile emergenza vissuta dai loro coetanei nelle zone di guerra.
Quest’anno Leonardo, per esempio, scrive: «Sono stato bravo, a scuola ho la media del 7, con mia sorella litighiamo per cose inutili ma poi facciamo pace. Vorrei dei giochi per la consolle perché sto diventando grande», e ancora Giulio: «Te lo dico io stesso, non mi sono comportato tanto bene, ma sto cercando di migliorare. Quest’anno vorrei il pallone dei Mondiali, la pace e l’affetto nella mia famiglia».
Tanti bambini richiedono anche la compagnia e la magia degli elfi, come i fratellini Sofia e Ale, Aurora e Alessia e Christian. Il pensiero di Leonardo è tutto per i nonni: «Per il nonno una felpa, per la nonna vorrei che io e il nonno ci comportiamo bene». Luis scrive per il suo papà: «Quest’anno vorrei solo che possa tornare presto il mio papà, così torneremo ad essere una vera famiglia». Agata desidera una macchina nuova per la mamma, mentre Francesco vorrebbe andare a pattinare sul ghiaccio con suo padre e suo fratello.
Poste Italiane, impegnata quotidianamente nello sviluppo degli strumenti digitali, rinnova anche quest’anno il fascino e il mistero della tradizione natalizia nelle letterine dei bambini. Così tutta la rete logistica diventa strumento per la loro diffusione. Anche con una semplice lettera è dunque ancora possibile trasmettere le proprie emozioni e far viaggiare i sogni dei cittadini del futuro.





