La cucina italiana è stata ufficialmente inserita nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
Il Comitato intergovernativo a Nuova Delhi ha approvato la candidatura “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale”, confermando la valutazione positiva preliminare di novembre. L’annuncio ha suscitato applausi dalla delegazione italiana guidata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Un riconoscimento che va oltre il semplice atto formale, la consacrazione di un patrimonio di saperi, tradizioni, gestualità e relazioni che da secoli definisce identità e cultura di un Paese. Anche l’assessore a economia, agricoltura e turismo Leonardo Marras ha commentato l’iscrizione della cucina italiana nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
«La cucina come linguaggio universale – ha detto Marras –, fondato sulla qualità delle materie prime, sul rispetto di territori e stagioni, della sapienza artigiana tramandata per generazioni. Unesco ha voluto in questo modo valorizzare un lavoro complessivo, al quale contribuiscono agricoltori, produttori, cuochi, comunità. Per la Toscana è un incentivo ulteriore a proseguire nel percorso di promozione delle proprie specificità, grazie a Vetrina Toscana, progetto unico in Italia che ormai da anni portiamo avanti insieme ad Unioncamere Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana. La messa in rete di ristoranti, botteghe e produttori locali come esempio concreto di come si possa raccontare e vivere la cucina come cultura, l’unione del gusto alla conoscenza del territorio, sostenendo l’economia reale delle nostre comunità».






