Si riporta integralmente il comunicato stampa a firma dei consiglieri del centrodestra nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera.
“Un vero e proprio colpo di mano quello avvenuto ieri nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera. Il gruppo consiliare del centrodestra ha abbandonato l’aula in segno di protesta contro l’ennesima forzatura della maggioranza, che con bolscevica prepotenza ha ignorato ogni accordo istituzionale e ogni regola di buon senso per ottenere una facile votazione per una Commissione Pari Opportunità tutta all’insegna del wokismo più estremo”, dichiarano i consiglieri del centrodestra nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera.
“Siamo di fronte a un comportamento indegno di un’istituzione democratica. La sinistra al governo dell’Unione Valdera ha scelto la strada dello scontro, non quella del confronto, un comportamento che a parti inverse avrebbe fatto gridare all’allarme fascismo”, attaccano i consiglieri del centrodestra.
Al centro della polemica, la proposta di nomina della nuova Commissione Pari Opportunità, “il cui iter era stato ufficialmente sospeso in commissione per la mancanza di rappresentatività e per la palese violazione degli equilibri tra maggioranza e minoranza”, proseguono i consiglieri del centrodestra.
“Ma ieri, in un gesto di assoluta scorrettezza, il Presidente del Consiglio ha anticipato quel punto al primo posto dell’ordine del giorno, senza dare alcuna spiegazione, nonostante le richieste formali della minoranza. Considerando inoltre che il consiglio di ieri aveva punti all’ordine del giorno molto più importanti del regolamento della commissione, come l’approvazione del DUP e del bilancio”, continuano i consiglieri del centrodestra.
“Hanno deciso tutto a tavolino, nel silenzio e nell’opacità. Nessuna comunicazione preventiva, nessun confronto, nessuna convocazione della capogruppo: solo l’imposizione violenta della loro volontà politica”, denunciano i consiglieri.
“Il regolamento e la composizione della Commissione sono palesemente squilibrati, e non rispettano le condizioni minime di rappresentanza richieste dallo Statuto, che prevede la maggioranza qualificata dei due terzi. Eppure, hanno tentato di forzarne l’approvazione a forza di numeri e silenzi. L’Unione Valdera si sta trasformando in un carrozzone autoritario nelle mani della sinistra, dove ogni forma di controllo e opposizione viene aggirata, ignorata o cancellata”, proseguono i consiglieri.
Il centrodestra ha quindi scelto di lasciare l’aula “per non legittimare una farsa. Un gesto forte, sì. Ma necessario. Se le regole valgono solo quando fanno comodo alla sinistra, allora questa non è più democrazia: è gestione del potere politico”, concludono i consiglieri del centrodestra nel Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera.





