“La nostra politica è quella di procedere con i fatti e non con, sterili se pur lecite, attività di protesta che non portano a nulla”. Queste le parole di Claudio del Sarto, coordinatore Confesercenti Toscana Nord sulla cosiddetta “fase 2”.
“Ritengo – prosegue Del Sarto – che è molto più utile focalizzare l’attenzione su quando e come far riaprire gli esercizi pubblici ancora chiusi, senza perdersi in sterili flash mob come la consegna delle chiavi al Sindaco che regalano nient’altro che visibilità ma che in concreto non portano a nulla”
“Noi di Confesercenti pensiamo che questo non è il momento delle proteste ma delle proposte. In questi giorni, dopo un confronto con i nostri associati, abbiamo redatto dei protocolli specifici per tutte le categorie commerciali: dagli esercizi pubblici come bar, ristoranti, pizzerie pub, ai centri estetici, acconciature, moda e abbigliamento, agli ambulanti e fiere patronali ma anche stabilimenti balneari, campeggi ed altri che magari mi sfuggono. Sono idee, e proposte che sono state messe sul tavolo senza dimenticare che ognuna di queste attività nasconde al suo interno la vita e la storia di tante famiglie, di tante operatrici ed operatori di settore che chiedono di ripartire. Nei nostri protocolli – continua Del Sarto – abbiamo dedicato particolare attenzione ad ogni possibile esigenza”.
“Vorrei far presente – dice l’esponente di Confesercenti – che ogni giorno che passa un’attività chiude, sarebbe un vero stillicidio proseguire ancora in questo stato di limbo per 20 giorni”.
“Oggi – continua del Sarto – una nostra delegazione composta dal sottoscritto, dal presidente Confesercenti, Luca Sardelli, e dal coordinatore del centro Commerciale Naturale di Pontedera, Giacomo Baldini, siamo stati ricevuti dal primo cittadino, Matteo Franconi, e dal vice sindaco, Alessandro Puccinelli. A seguire siamo stati ricevuti in comune a Bientina dal sindaco Dario Carmassi e dal Presidente dell’associazione del centro commerciale Naturale Gabriele Gremigni, a loro abbiamo lasciato le proposte dei nostri associati che come detto si sono concretizzate nei nostri protocolli, studiati elaborati nei più piccoli dettagli per poter tornare a vivere ed in sicurezza.
“Gli amministratori, sì, spesso hanno le mani legate su decisioni da prendere in queste materia – ricorda Del Sarto – ma certo possono interferire sulle decisioni che la Regione Toscana adotterà, Regione Toscana che potrebbe davvero dare la svolta definitiva e anticipare la ripartenza delle molte attività ancora chiuse”.