L’assessora Giovanna Bonanno: “Un progetto per garantire una risposta concreta a una bisogno mai affrontato dal sistema dei Servizi”.
Al via il progetto “Abitare solidale” che mira a mettere a disposizione di 4 padri separati, residenti nel Comune di Pisa e che si trovano in condizione di disagio abitativo, un appartamento di proprietà comunale nel quale poter coabitare e ospitare i propri figli. Il progetto, avviato alcune settimane fa con una delibera di Giunta, è gestito dalla Società della Salute Zona Pisana per conto del Comune di Pisa. Nei giorni scorsi sul sito istituzionale della Sds Pisana è stato pubblicato uno specifico avviso pubblico volto ad individuare i beneficiari della misura.
“Un progetto ambizioso – dichiara l’assessore alle politiche socio sanitarie del Comune di Pisa, Giovanna Bonanno – che mira a garantire una risposta concreta ad un bisogno fino ad ora non affrontato dal sistema dei Servizi, andando ad aiutare quei padri separati che, in seguito alla separazione, si trovano in condizioni di disagio abitativo, tale da rendere difficoltosa la convivenza quotidiana con i propri figli. La misura, attivata in via sperimentale per 18 mesi, prevede la creazione di una “casa di accoglienza di padri separati” con l’obiettivo di offrire loro la possibilità di coabitare in un alloggio messo a disposizione dal Comune di Pisa nel quale sarà possibile ospitare i loro figli minori o maggiorenni a carico per assicurare il loro diritto di visita e condividere con loro momenti quotidiani simili a quelli vissuti in famiglia”.
I destinatari dell’intervento devono essere in possesso dei seguenti requisiti: essere residenti a Pisa; essere cittadini italiani o stranieri, regolarmente soggiornanti; essere disponibili ad aderire e sottoscrivere il progetto individualizzato concordato con il Servizio sociale Territoriale; Stato civile divorziato o con stato civile separato o con richiesta di separazione presentata in Tribunale. Per i padri all’interno di coppie di fatto, è necessario il decreto del Tribunale dei Minori oppure lo stato di famiglia che ne attesti la precedente condizione di convivenza more-uxorio; con figli nati o adottati nel corso del matrimonio, minori o maggiorenni (solo se in carico ai genitori prevalentemente conviventi con l’altro genitore; regolare versamento delle quote di mantenimento ai figli e alla ex/moglie convivente nonché altri oneri stabiliti da provvedimento della competente Autorità Giudiziaria; ISEE in corso di validità inferiore o uguale a 16.500,00 euro.
La domanda per partecipare al bando dovrà essere inviata, insieme a copia del documento di identità, tramite PEC all’indirizzo [email protected], entro e non oltre il giorno 20 marzo 2024, con oggetto “Avviso pubblico rivolto a padri separati in condizione di disagio abitativo per la richiesta di inserimento temporaneo in un appartamento in coabitazione”.
Le domande pervenute saranno valutate da una apposita commissione che predisporrà una graduatoria sulla base dei requisiti richiesti, dando priorità a: numero dei figli a carico ed età degli stessi; stato di salute (in particolare il grado d’invalidità); condizione economica; altre particolari condizioni emerse nel corso della valutazione professionale. A parità di punteggio saranno adottati i seguenti ulteriori fattori di priorità: minore età dei figli; reddito più basso risultante dall’ISEE. La commissione valuterà contestualmente l’importo della compartecipazione economica del beneficiario alle spese afferenti al canone di locazione, fino ad un massimo del 30% del reddito dichiarato.