Fiaccolata a Cascina per Gaza: cittadini uniti per la pace e la solidarietà. Le parole del sindaco Betti.
Giovedì 18 settembre, alle 21, il centro storico di Cascina si è illuminato di fiaccole per la manifestazione “CASCINA PER GAZA. La Pace è Voce di Tutti”, con ritrovo in Piazza della Chiesa e corteo conclusivo in Piazza dei Caduti. L’iniziativa ha richiamato cittadini di tutte le età, uniti nella riflessione sul conflitto in Medio Oriente e sul valore universale della pace.
Il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti, ha voluto sottolineare l’importanza della manifestazione: «Abbiamo voluto organizzare questa fiaccolata “Cascina per Gaza. La Pace è voce di tutti” per stimolare una riflessione collettiva su quanto sta accadendo in Medio Oriente e non solo. Un momento di riflessione sul valore della Pace, oggi più che mai messa in discussione non solo da atti di guerra, ma anche e soprattutto da azioni che violano i principi fondamentali del diritto internazionale, concretizzandosi in crimini contro l’umanità. Una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza sul genocidio in atto contro il popolo palestinese in un momento storico già segnato da conflitti internazionali anche nel cuore dell’Europa.»
Il primo cittadino ha poi ricordato la responsabilità morale e costituzionale dell’Italia: «Abbiamo ritenuto doveroso indire questa manifestazione, visto il clima che si respira alle porte dell’Europa e la pericolosissima escalation cui stiamo assistendo, a Gaza come in Ucraina e in tantissime altre parti del mondo. Davanti a tutto ciò, non possiamo restare spettatori passivi. L’articolo 11 della Costituzione recita chiaro: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»
Betti ha infine ribadito l’impegno costante del Comune di Cascina sul fronte della solidarietà internazionale: «L’impegno di Cascina e di questa amministrazione è costante su questo fronte: ricordo le iniziative per l’Ucraina, l’adesione alla campagna di Emergency R1PUD1A e, oggi, questo corteo per la Pace. A Gaza stiamo assistendo a un dramma senza date che lo possano identificare, come lo sono invece l’11 settembre, il 25 aprile e il 7 ottobre: qui assistiamo a un massacro quotidiano inesorabile da parte dell’esercito di Israele ai danni del popolo palestinese, simbolo del fallimento dell’intero occidente. Sono tanti gli elementi atroci che caratterizzano queste giornate: chi fa informazione viene ucciso, la fame uccide, c’è una lunga conta di morti con i nomi che diventano numeri. E il rischio è che tutto passi nell’indifferenza generale, con capi di Stato e ministri che parlano apertamente della Riviera di Gaza come una miniera d’oro. Una miniera d’oro costruita sul sangue per cancellare anche la memoria. Il tutto in barba alle dichiarazioni e alle disposizioni dell’Onu e delle organizzazioni internazionali.»
Concludendo, il sindaco ha richiamato l’attenzione sul drammatico contesto della Striscia di Gaza: «La Striscia di Gaza, pur avendo vissuto diversi 7 ottobre, non ha una data. Non c’è una data per un popolo che non ha uno Stato riconosciuto e che a breve non avrà più nemmeno una terra. Un popolo che rischia di essere stritolato dal nuovo disordine mondiale, in cui muoiono civili di tutte le età, in cui non c’è più rispetto nemmeno per l’infanzia. Un disordine mondiale in cui anche l’informazione smette di essere libera e conta i propri morti, in cui le organizzazioni internazionali non vengono più ascoltate e rispettate. Un disordine mondiale in cui il diritto internazionale è sostituito dal diritto del più forte.»