BIENTINA. Non c’è possibilità alcuna dice l’attuale segretario (2022) Nuti, le restrizioni sanitarie non lo permettono, la speranza è quella di un ripescaggio durante l’anno.
Come prevedibile il Carnevale Bientinese non verrà effettuato, la questione sanitaria non lo permette, tra l’altro è delle ultime ore l’ipotesi di una nuova stretta che il Governo Conte potrebbe dare al week-end rendendolo zona rossa in tutta l’italia (fonte Sky). Tornando al carnevale, Bientina non perde le speranze di poter recuperare la manifestazione a fine agosto o inizio settembre, l’idea è quella di Alfredo Nuti, presidente storico dell’associazione bientinese.
Intanto la dirigenza del Carnevale pensa alla produzione di un Trailer, ovvero un filmato che racchiuda al suo interno foto e video che ripercorrono i vari eventi che si sono succeduti dal 1988 ad oggi. Nuti, ci confida che sarebbe un bel regalo dare un volto a chi nel tempo ha messo impegno e lavoro per la realizzazione dell’evento.
Tornando ai nostri tempi, “nel caso in cui – continua il presidente – la situazione lo permetta e si possa procedere per la messa in opera, l’idea è quello di effettuare il carnevale a fine agosto o inizio settembre con una formula tutta da studiare e come novità dopo aver dedicato un “corso” ai bambini, un altro potrebbe essere conferito, come accadeva alcuni anni fa, agli adulti. Insomma nulla si ferma e la speranza è quella di ritrovarci in Piazza Vittorio Emanuele a festeggiare il Carnevale Bientinese”.
Questa tradizione ha visto la sua nascita alla fine del primo conflitto mondiale, fu messo in atto per esorcizzare quello che era stato il dramma bellico vissuto dall’Italia. Siamo negli anni 1938/39’, ma a seguito degli eventi storici che seguirono, ancora una volta la manifestazione s’interruppe.
“Solo nel 1987 si gettarono le nuove basi per rimettere in piedi l’iniziativa, – ci racconta il presidente Nuti – a cui venne dato il nome di ‘Associazione Intesa Bientinese per il Carnevale’. Il titolo ha un preciso significato, in quanto al tempo Bientina aveva due compagini partitiche preminenti: i Bianchi, che confluivano nel partito della DC ed i Rossi che confluivano nel P.C.I, inoltre – continua Nuti – alla guida della parrocchia c’era in carica Don Falaschi, sacerdote dai ligi e intransigenti principi, dall’altra parte il Sindaco Agostino Bachini della corrente di sinistra, i quali nel bene e nel male influivano nel progetto, non fu facile – commenta l’attuale presidente Alfredo Nuti – mettere tutti d’accordo, ‘l’arma vincente che adoperai’ fu quella di far capire loro che il carnevale era un progetto di tutti, e sopra a tutto al di fuori di ogni pensiero ideologico”, insomma Nuti riuscì a fare un vero compromesso storico, ecco che nacque un’”intesa” tra bianchi e rossi, uniti in nome del Carnevale di Bientina, da lì il famoso termine che ancora oggi campeggia nel nome dell’associazione: “Intesa”.
Ecco un’intervista d’archivio al presidente Nuti:
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