I Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa, nella mattinata odierna hanno solennemente celebrato la loro celeste patrona, ‘Maria Virgo Fidelis’.

Nella circostanza, è stato commemorato l’84° anniversario dell’epica “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.
Alle ore 10.30, nella Chiesa di San Michele in Borgo, nel quartiere San Francesco, l’Arcivescovo Emerito di Pisa, S.E. Reverendissima Monsignor Giovanni Paolo Benotto, ha celebrato una Santa Messa.
La funzione religiosa ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari della Provincia, delle famiglie dei militari, dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di numerosi cittadini, tutti raccolti in un momento di intensa preghiera e di sobria partecipazione, a testimonianza del forte legame e dell’affetto che unisce la comunità pisana all’Arma dei Carabinieri.
Al termine della celebrazione eucaristica, dopo la lettura della “Preghiera del Carabiniere”, ha preso la parola il Comandante Provinciale, Colonnello Ivan Boracchia che ha espresso un sentito ringraziamento all’Arcivescovo Emerito di Pisa e a tutte le Autorità presenti, osservando come “il 21 novembre costituisca nel calendario di ogni buon Carabiniere una data molto sentita perché nel giorno dedicato alla Virgo Fidelis, si ricorda la battaglia di Culqualber e si celebra la Giornata dell’Orfano. Si fa memoria, insomma, di quei valori propri dell’Arma dei Carabinieri: il senso cristiano dell’offerta di sé per il bene degli altri, il coraggio congiunto all’onore militare, la solidarietà e la vicinanza nei confronti di coloro che soffrono.”
Il momento più commovente è stato l’abbraccio ideale col quale il Comandante Provinciale ha stretto a sé i Caduti dell’Arma e i loro familiari che “sopportano giorno dopo giorno l’insostenibile dolore derivante dalla perdita dei loro cari.”
In conclusione, il Colonnello Boracchia ha ricordato a tutti i Carabinieri come la ricorrenza della “Virgo Fidelis” debba essere vissuta come “un’occasione per rinnovare e rinvigorire i valori di fedeltà alle Istituzioni, di servizio e di dedizione ai cittadini che quotidianamente guidano l’operato dei Carabinieri nei piccoli centri come nelle grandi città.”
Il 21 novembre, con la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, ricorre l’84° Anniversario dell’eroica difesa del Caposaldo di Culqualber, da parte del 1° BATTAGLIONE CARABINIERI E ZAPTIE’ MOBILITATO, che il 21 novembre del 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa.
Per quel fatto d’armi, alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:
“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un Caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. A prestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per 3 mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li conteneva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in solo eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma, Culqualber – Africa Orientale, Agosto – Novembre 1941.”
Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. A tutti loro, a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita, noi vogliamo oggi rendere onore.
Ma oggi si celebra anche la giornata dell’orfano ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che vogliamo rivolgere il nostro più sentito pensiero. Fonte: Carabinieri di Pisa





