Al via una campagna di sensibilizzazione per la donazione di sangue di cani e gatti.
Il Servizio di medicina trasfusionale veterinaria dell’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato”, afferente al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, ha avviato una nuova campagna di sensibilizzazione per invitare i proprietari di cani e gatti a far partecipare i propri animali alla donazione di sangue.
L’iniziativa prevede un checkup sanitario completo e gratuito per verificare l’idoneità del cane o del gatto alla donazione e per monitorarne nel tempo lo stato di salute, garantendo la sicurezza sia del donatore sia del ricevente. Il percorso include visita clinica, analisi del sangue, esame delle urine e delle feci, test per le principali malattie infettive (come Leishmania, filaria, malattie trasmesse da zecche, FIV/FeLV), oltre all’identificazione del gruppo sanguigno.
La donazione in sé è rapida e non invasiva, con una durata di circa 5–10 minuti. L’animale, come accade per l’uomo, riprende subito le normali attività quotidiane senza limitazioni. Il proprietario assiste durante la procedura, aiutando a mantenere il pet in posizione distesa sul fianco. Per i gatti, spesso è necessaria una lieve sedazione per ridurre lo stress da contenimento. Ogni animale donatore riceve un libretto personale su cui vengono annotate le donazioni effettuate.
«Come per tutti i centri trasfusionali, la nostra attività si basa su atti di volontariato da parte di persone che, sensibili al tema, mettono a disposizione i loro cani e gatti in salute perché aiutino cani e gatti meno fortunati» – spiega la professoressa Veronica Marchetti, responsabile del laboratorio di patologia clinica e referente di medicina trasfusionale veterinaria.
«Le condizioni patologiche che richiedono sangue o emocomponenti nella pratica clinica veterinaria dei piccoli animali sono molteplici: dalla gestione delle complicanze intraoperatorie, alle patologie oncologiche e ematologiche, a forme infettive e immunitarie, nonché stati di avvelenamento o morsi di vipere. La trasfusione in questi casi rappresenta quasi sempre ciò che permette all’animale di uscire dall’emergenza e sopravvivere». Fonte: www.unipi.it
