Il Palio di Bientina non è solo una gara: è un simbolo di appartenenza, un intreccio di ricordi, competizione e fierezza, che racconta, anno dopo anno, una tradizione viva, fatta di passione e cuore.
Ogni anno, la terza domenica di luglio, Bientina si trasforma in un teatro a cielo aperto dove storia, emozione e competizione si fondono nel suggestivo Palio di Bientina, conosciuto anche come Palio di San Valentino. Una tradizione che si rinnova da 32 anni e che anima il cuore del paese, Piazza Vittorio Emanuele, tra tamburi, stendardi e lo scalpitio dei cavalli pronti a darsi battaglia per la gloria del cencio.
Come nel più celebre Palio di Siena, anche a Bientina le nove contrade cittadine si sfidano in una corsa equestre ricca di pathos e orgoglio identitario. I rioni – Centro Storico, Guerrazzi, Il Cilecchio, Il Puntone, Il Villaggio, La Forra, Quattro Strade, Santa Colomba e Viarella – preparano tutto l’anno cavalli e fantini, ma soprattutto alimentano la passione dei contradaioli, pronti a vivere una settimana che si fa rito collettivo. Lo scorso anno, dopo 13 anni di attesa, il cencio è tornato alla Nobile Contrada del Cilecchio, grazie alla tenace prova di Valter Pusceddu, detto Bighino, e al mai domo King Rio.
Il clima di festa si accende il 12 luglio con la colorata sfilata delle contrade, un momento in cui ogni rione mostra con orgoglio i propri simboli, i costumi e la propria storia. Nei giorni successivi, precisamente il 18 e 19 luglio, si tengono le prove generali, mentre la sera del 19 è il momento delle cene nelle contrade, occasione di convivialità ma anche di ultimi pronostici e strategie.
La domenica mattina, alle 10:30, si corre la cosiddetta provaccia, seguita da un gesto simbolico e carico di significato: la consegna dell’olio di San Valentino da parte della contrada vincitrice dell’anno precedente. Alle 18:00 ha inizio la tanto attesa corsa. Il mossiere chiama le contrade al canapo, secondo il sorteggio che le ha suddivise in due batterie (una da cinque e una da quattro partecipanti). I primi due classificati di ciascuna batteria accedono alla finalissima, tre giri adrenalinici della piazza che decretano il trionfatore del Palio. Solo una contrada potrà alzare il cencio e scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione.
La storia del Palio di Bientina non è solo recente passione ma antica tradizione. Il primo documento ufficiale che ne attesta l’esistenza risale al 25 maggio 1786. La versione moderna della manifestazione, come oggi la conosciamo, è nata invece nel 1993, e fino al 2000 si è disputata presso il campo sportivo. Dal 2001, il Palio ha trovato la sua collocazione più scenografica e suggestiva nel centro cittadino, incorniciato da Piazza Vittorio Emanuele, che ogni luglio si veste a festa per celebrare il proprio spirito di comunità.
Il Palio di Bientina è molto più di una corsa: è identità, memoria, rivalità e soprattutto orgoglio di appartenere a una storia che continua a scriversi, anno dopo anno, tra terra battuta e battiti di cuore.