PONTEDERA. Si riporta integralmente il comunicato stampa del Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Matteo Bagnoli.
«“Chierichetti che ballano e cantano e seminano monnezza in ogni dove”. Con queste parole – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia a Pontedera, Matteo Bagnoli – vengono definiti i milioni di pellegrini che hanno partecipato al Giubileo dei Giovani, a Roma. E chi usa queste parole – in un post sui social, con la sfrontatezza di chi evidentemente si sente intoccabile e crede di avere la ragione tra le mani – è una persona delegata per conto del Comune di Pontedera alle “politiche per la pace”».
Bagnoli sottolinea: «Una dipendente pagata coi soldi dei cittadini per “favorire la pace”, come riportato sul sito del Comune, che scredita e denigra milioni di ragazzi che si sono riuniti per chiedere la pace. Non è normale. Non è accettabile. Non è ammissibile. Non è giustificabile».
E aggiunge: «Il post – “Dopo ‘sta settimana di chierichetti che ballano e cantano e seminano monnezza in ogni dove non voglio più sentire un fiato che sia uno sul Pride” – non è solo una caduta di stile: è una dichiarazione grave, profondamente irrispettosa e carica di un pregiudizio che stride con il ruolo ricoperto da chi l’ha pronunciata».
«A scriverlo – precisa Bagnoli – è una dipendente del settore Pnrr-Cultura del Comune di Pontedera. Non si tratta di un’opinione qualunque, espressa da una cittadina qualunque. Parliamo di una dipendente del Comune che, come si legge sul sito istituzionale, ha tra le sue funzioni la “Cooperazione internazionale e politiche per la pace”, oltre al “coordinamento di misure ed azioni a sostegno e supporto del tessuto culturale di Pontedera”, il “sostegno alle associazioni locali con finalità culturali” e la “gestione e valorizzazione dei beni culturali”. Parliamo, in sostanza – evidenzia – di una figura che dovrebbe rappresentare un riferimento per la promozione della cultura cittadina, del rispetto delle diversità, della convivenza pacifica e del dialogo».
«È allora legittimo domandarsi – continua – quale idea di cultura si intenda portare avanti se un evento che ha coinvolto milioni di giovani, provenienti da tutto il mondo, in un incontro all’insegna della spiritualità, della gioia e – soprattutto – della pace, viene liquidato con disprezzo e sarcasmo. È legittimo domandarsi se chi si occupa delle politiche per la cultura e per la pace del nostro Comune possa permettersi pubblicamente di screditare in questi termini un’intera comunità di credenti e un evento che ha avuto come tema la speranza e il futuro dei giovani. Va bene così? Veramente è tutto normale?».
Bagnoli dichiara inoltre: «Il Giubileo dei Giovani è stato un momento alto di partecipazione collettiva, che ha coinvolto credenti e non credenti, ragazzi e ragazze desiderosi di sentirsi parte di qualcosa di più grande, animati dalla volontà di costruire un mondo più giusto, più umano, più pacifico. Deridere questa esperienza, in nome di una sterile contrapposizione ideologica, non è solo inopportuno: è profondamente sbagliato».
«L’auspicio – conclude – è che l’amministrazione comunale intervenga con chiarezza, perché simili affermazioni non sono compatibili con il ruolo di chi lavora a diretto contatto con il mondo della cultura, dell’associazionismo e delle politiche di pace. Non si può parlare di inclusione, dialogo e rispetto se poi si legittimano, nel silenzio, toni sprezzanti e divisivi. Pontedera merita una cultura alta, inclusiva e rispettosa di tutti». Fonte: Comunicato stampa Matteo Bagnoli – Fratelli d’Italia Pontedera
Giubileo dei Giovani, Franconi risponde a FdI Pontedera: «Speculazione politica da ultima spiaggia»
