Il Sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, interviene sulla vicenda dell’antenna PNRR a Treggiaia.
Il Sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, interviene sulla vicenda dell’installazione di un’antenna PNRR nei pressi del Santuario della Madonna di Ripaia a Treggiaia:
«Martedì prossimo i fatti, le norme e gli atti saranno affrontati in Prefettura. Ringrazio sua eccellenza il Prefetto di Pisa per la tempestività con cui ha risposto alla mia richiesta di convocare tutte le parti coinvolte.» spiega il Sindaco Matteo Franconi.
«L’obiettivo è quello di verificare congiuntamente ogni possibile alternativa alla localizzazione, oggettivamente sciagurata dell’impianto a due passi dal bellissimo Santuario di Madonna di Ripaia a Treggiaia.» continua Franconi.
«La questione giuridica e amministrativa è molto complicata (chi avrà tempo e voglia di leggerla potrà recuperarla nella mia lettera in fondo al post – CLICCA QUI). La protesta dei cittadini è assolutamente legittima e meritava la massima attenzione.» prosegue Franconi.
«Ho preso questa iniziativa perché l’obiettivo dell’amministrazione, a differenza di chi anche questa volta non ha perso l’occasione di buttarla in caciara politica, è provare ogni strada per arrivare a una soluzione, non soffiare sopra il fuoco di un problema.» continua Franconi.
In sintesi:
«A) Il Regolamento comunale esclude la possibilità di installare una antenna in quel luogo.
«B) Il soggetto che ha presentato l’istanza si è avvalso della possibilità che gli concede una legge del 2024 (preciso la data a scanso di equivoci politici su chi l’ha voluta): per le “antenne PNRR” del “Piano Italia 5G”, quelle che tendono a portare la connessione veloce nelle zone “bianche”, per lo più periurbane e rurali (come quella di Treggiaia). Questi impianti possono esser installati anche in deroga ai regolamenti comunali (il caso nostro) e con un procedimento semplificato (ad esempio senza la verifica preventiva dell’interesse archeologico VPIA).
«C) La particella su cui è prevista l’installazione:
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non risulta vincolata dalla Soprintendenza ai sensi del Codice dei beni culturali; 
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non presenta vincoli di tutela paesaggistica; 
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è di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero che ha concesso titolo al soggetto proponente. 
«D) Non vi sono, ad oggi, valide motivazioni tecniche o giuridiche perché possa esser disposta in via autoritativa la sospensione dei lavori.»
«Dentro questo quadro complesso mi sono mosso per sondare ogni possibile strada praticabile. Ringrazio di nuovo il Prefetto e confido che a quel tavolo il buon senso e il rispetto della comunità di Treggiaia prevalga sui diritti e gli interessi in campo.» conclude Franconi.





 
                                    

