Dopo Treggiaia, un nuovo caso di antenne 5G scuote la Valdera: il Comune di Capannoli blocca l’installazione e scoppia il contenzioso legale.
Dopo le tensioni registrate a Treggiaia, nel comune di Pontedera, un nuovo caso legato all’installazione di antenne 5G scuote la Valdera. Questa volta al centro della vicenda c’è Santo Pietro Belvedere, frazione del comune di Capannoli, dove Inwit ha deciso di impugnare davanti al Tribunale amministrativo regionale il diniego emesso dal Suap dell’Unione Valdera.
La società, aggiudicataria dell’appalto nazionale per le infrastrutture 5G legate al Pnrr, aveva proposto un terreno comunale per l’installazione dell’antenna. La richiesta ha però incontrato l’opposizione sia della Soprintendenza sia dell’amministrazione guidata dalla sindaca Arianna Cecchini, che hanno segnalato possibili vincoli sull’area. Di conseguenza, il Suap ha formalizzato il diniego, contro cui Inwit ha presentato ricorso. Lo riporta il quotidiano Il Tirreno.
Il caso differisce da quanto accaduto a Treggiaia. Lì il terreno inizialmente individuato apparteneva alla diocesi di San Miniato e non risultava soggetto a vincoli particolari, permettendo all’iter autorizzativo di procedere senza il coinvolgimento della Soprintendenza. La pressione dei residenti ha portato a cercare soluzioni alternative, con un confronto ancora in corso tra Comune, cittadini e società.
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A Capannoli, invece, la zona indicata da Inwit non è contemplata dal piano comunale delle antenne. Il Comune ha suggerito aree alternative considerate meno invasive, ma le trattative non hanno portato a un accordo. Inoltre, permangono criticità legate al mancato pagamento dei canoni per antenne già presenti nel territorio, che ha ulteriormente complicato i rapporti tra l’amministrazione e la società.
Mentre a Capannoli la questione è approdata in tribunale, a Treggiaia l’iter procede con sopralluoghi e raccolta di dati tecnici per presentare la documentazione entro gennaio. Stando a quanto riferito a VTrend, l’obiettivo è ottenere le autorizzazioni entro fine febbraio, in modo da rispettare le scadenze del Pnrr che prevedono il completamento dei lavori entro giugno del prossimo anno.
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