Paura nel reparto SPDC durante il turno di notte. Il sindacato Nursind: “La sicurezza del personale è a rischio”.
Ancora un episodio di violenza in corsia. Nella notte tra martedì e mercoledì, presso il reparto SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) dell’ospedale Santa Chiara, un paziente ha tentato di aggredire due infermieri utilizzando alcune siringhe usate. Fortunatamente il personale è riuscito a sfuggire all’aggressione, evitando il peggio.
Secondo quanto riportato da Daniele Carbocci, Segretario Territoriale del sindacato Nursind Pisa, l’uomo avrebbe afferrato le siringhe durante il turno di notte e si sarebbe scagliato contro gli infermieri, cercando di colpirli. Solo il pronto intervento degli operatori, che sono riusciti a mettersi in salvo, e il tempestivo arrivo della vigilanza, allertata dallo stesso personale sanitario, hanno evitato conseguenze gravi.
“La paura è stata tanta – dichiara Carbocci -. Per fortuna il reparto in questione è già attenzionato e la vigilanza si trovava nelle vicinanze, ma rimane il problema generale di una sicurezza insufficiente. Gli episodi di aggressione sono in costante aumento e il personale sanitario vive ormai in uno stato di ansia continua”.
Il sindacalista punta il dito contro l’organizzazione del servizio di vigilanza, definendolo inefficace: “L’AOUP spende 1,5 milioni di euro per un servizio di vigilanza privata, ma questa è scarsamente presente all’interno dei presidi ospedalieri. Troppo spesso gli operatori della sicurezza sono impiegati all’esterno, nei parcheggi o agli ingressi carrabili, lasciando scoperti i reparti più sensibili”.
L’episodio riaccende così i riflettori sulla sicurezza negli ospedali e sulle condizioni in cui è costretto a lavorare il personale sanitario, troppo spesso esposto a situazioni di pericolo senza adeguate tutele. Nursind chiede interventi immediati e strutturati per garantire la protezione degli operatori all’interno dei reparti, con una maggiore presenza della vigilanza nei luoghi dove si verificano più frequentemente episodi critici. Fonte: Daniele Carbocci, Segretario Territoriale Nursind Pisa