Oggi Ponsacco perde una vera istituzione. Sé ne va Franca Lischi, la nostra ‘Francona‘ (come tutti simpaticamente la conoscevano), portando con sé un pezzo autentico della di comunità di Ponsacco e Casciana Terme di cui era originaria dove, fin quando ha potuto, è stata parte attiva nel Rione Pietraia.

Francona era pura vitalità, un personaggio indimenticabile con la battuta sempre pronta e un’ironia tagliente ma mai cattiva. L’allegria le brillava negli occhi e la sua presenza era inconfondibile: sempre truccata, elegante, pettinata come Moira Orfei, in prima fila a ogni evento – da Domenica In alle feste di paese.
Con il suo pulmino portava vestiti e corredi, ma soprattutto diffondeva buonumore e quella leggerezza che solo chi ha vissuto tanto sa trasmettere. Era impossibile non notarla, impossibile non volerle bene. Mai è mancata alle finali di Miss Toscana a Cascina Terme, sempre pronta a dire la sua con onestà e chiarezza. Anche Michele Vestri, conduttore delle tante serate in piazza della Repubblica a Ponsacco, la ricorda con estremo affetto, “e’ già nostalgia di una figura che solo ad incontrarla ti metteva di buon umore, rasserenava l’anima anche se non eri di buon umore”
Se ne va Franca Lischi, la nostra Francona, e con lei un pezzo autentico di questo paese – e non solo.
Era un’esplosione di vitalità, un personaggio che sembrava uscito da un film, di quelli belli, di quelli veri.
È stata in prima fila a Domenica In, ma anche in tutte le feste di paese, in tutti i palchi, in tutte le piazze: era ovunque, sempre.
Con il suo Pulmino portava vestiti, lenzuola, corredi da sposa… ma soprattutto portava buonumore, risate, battute e quella leggerezza che solo chi ha vissuto tanto e capito la vita sa trasmettere.
Francona era un antidepressivo naturale.
Smorzava i dolori della vita, ci passava sopra col sorriso e ci faceva capire che i veri valori sono altri.
Ma il vuoto che lascia qui si sente.
Perché una come lei non si sostituisce.
Lui è il degno erede di quell’energia buona e positiva che aveva la sua mamma. Sempre con il sorriso, sempre con il cuore aperto.
Ti voglio bene, fratello. E so che anche se oggi il cuore fa male, tua mamma ti guarderà fiera, come sempre.
Ponsacco ti saluta, ma non ti dimentica.
E io neanche per sogno.»
Una grande donna, una grande commerciante! Chi non ti ha conosciuto con quel furgone che si spostava in tutta la Valdera per vendere i vestiti. Poi arrivò il tempo di aprire anche i negozi fissi con il figlio Tony, chi non ricorda il mitico Number One sul corso dove si andava a comprare i Levis. Sempre nel corso apristi anche un negozio di taglie forti inserendo la cara Debora. Nonostante tutto per anni hai continuato col tuo furgone a girare in lungo e largo la Valdera. Un esempio di come si dovrebbe fare l’imprenditrice con sacrificio e dedizione, crescendo piano, piano.
Negli ultimi anni venivo a trovarti a casa, quando avevi bisogno di controllare la vista e mi facevi vedere le foto di quando eri giovane e si parlava di commercio. Mi mancherai e non solo a me perché se ne va un’icona per Ponsacco che sono convinto oggi, tutt’a insieme si addolorerà per la perdita della mitica Francona 👱🏻♀️.
A Tony, Paolo, Debora e tutti i suoi cari vanno le mie più sentite condoglianze