TERRICCIOLA. La lista Terricciola SiCura, che siede nei banchi di opposizione nel Consiglio Comunale di Terricciola, presenterà un’interpellanza per chiedere al sindaco Mirko Bini di tenere aperta la scuola di Selvatelle attraverso lo stanziamento di contributi economici.
Ecco la risposta del sindaco: “Per poter amministrare un Comune bisogna conoscerlo. Nell’interrogazione dell’opposizione si chiede di fare una convenzione e di dare un contributo economico alla struttura, ma forse non si sa che la convezione c’è già e che il Comune dà alla scuola paritaria di Selvatelle oltre 9mila euro di contributo affinché possa garantire il servizio al paese.”
Dove nasce il problema? “La scuola – spiega Mirko Bini – aveva 16 bambini, un numero sufficiente per garantire il proseguo dell’attività, ma a febbraio al momento della chiusura delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, soltanto un nuovo bambino ha presentato la domanda d’iscrizione. Ma non solo, allo stesso tempo ci sono 7 bambini che vanno via, perciò la scuola di Selvatelle si ritroverebbe con 8 bambini, un numero insostenibile per garantire l’attività.”
“Inoltre ci sono da rispettare le regole che prevedono un minimo di 15/16 bambini e un massimo di 28/30 bambini per classe. Strano a dirsi ma in questo caso la situazione Covid potrebbe venirci in aiuto perché potrebbero cambiare i numeri minimi consentiti. Quindi se questa variazione venisse confermata potremmo guadagnare una sezione a Terricciola.
Il problema grosso è il calo di natalità generale, non solo sul nostro territorio comunale. Questo porta a ripercussioni, e nonostante tutti gli aiuti possibili del Comune all’asilo a Selvatelle, se non ci sono bambini non possiamo aprire l’asilo. Tuttavia stiamo lavorando per trovare uno spazio per i nostri bambini, in tal senso ho avuto primi contatti con il parroco per trovare una soluzione ottimale. Io sono a disposizione per contribuire, anche economicamente, ad un progetto sociale. Penso alla riqualificazione della struttura della parrocchia, alla creazione di un centro ricreativo o anziani, oppure a spazi per dare risposte all’emergenza abitativa”.