A 20 anni dalla scomparsa dello storico capitano di Pisa e Genoa, Di Maio e Paolicchi: “Omaggio ad un campione dello sport e concittadino sangiulianese”.
La pista ciclopedonale che attraversa Ghezzano sarà intitolata a Gianluca Signorini, un omaggio, quello voluto dall’Amministrazione comunale, per ricordare un campione del calcio italiano e concittadino sangiulianese scomparso nel novembre di venti anni fa dopo aver contratto la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
Signorini nacque a Pisa nel 1960 e mosse i primi passi nel Pisa sporting club. Difensore roccioso e grintoso, ma dotato anche di spessore tecnico, ricopriva il ruolo di libero. Dopo qualche anno di gavetta tra serie C e B, nel 1987 venne chiamato nella prima grande piazza del calcio italiano: la Roma di Nils Liedholm. Ma è con il Genoa che si consacrò definitivamente, divenendone capitano ed indiscusso idolo del tifo rossoblu.
Quando terminò l’esperienza con il grifone, si mise a disposizione per la squadra della sua città , che dopo il fallimento della metà degli anni novanta sparì dal calcio professionistico. Nella stagione ’95-’96 Signorini fu capitano dei nerazzurri nel Campionato nazionale dilettanti, risultando decisivo nella vittoria finale, grazie alla quale il Pisa tornò tra i professionisti a seguito della promozione nell’allora serie C2. Negli anni seguenti Signorini si adoperò come direttore sportivo della squadra pisana. Adesso, dopo l’avvenuta delibera della Giunta comunale, rimane il parere che dovrà esprimere la Prefettura.
“Rendiamo omaggio ad un grande campione del calcio italiano, una persona che ha scritto la storia di questo sport, un uomo retto dentro e fuori dal campo, un ‘capitano’ non solo sul rettangolo di gioco che ci ha lasciati troppo presto – affermano il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio e l’assessora allo Sport Roberta Paolicchi –. E soprattutto un illustre concittadino sangiulianese, che aveva scelto Ghezzano come luogo di vita per se e la sua famiglia. Ringraziamo i familiari per aver accolto la nostra volontà di ricordarlo con l’intitolazione della pista ciclopedonale“.