TOSCANA. I lavoratori dello spettacolo scenderanno nella piazza di Firenze, Sabato 30 Maggio, per una protesta statica.
Tra i presenti vi sono anche i rappresentanti del Teatro Bò di Santa Maria a Monte e il suo direttore artistico Franco di Corcia jr., il quale da tempo è direttore del teatro comunale della località pisana.
Il direttore oltre ad essere interprete di rappresentazioni teatrali è anche regista, negli anni precedenti si è occupato di educazione alla recitazione per i giovani che volevano avvicinarsi a questo mondo. Adesso la situazione si è complicata per i noti motivi, infatti le difficoltà che investe questo settore sono molteplici.
Il proclamato stato di emergenza determinato dalla pandemia da COVID-19 ha dato una prova inequivocabile della precarietà strutturale in cui versano lavoratrici e lavoratori legati al mondo dello spettacolo dal vivo, confinati in una forma di Emergenza Continua. Mentre le attività culturali sono state sospese, i professionisti dello spettacolo sono usciti dall’invisibilità del “dietro le quinte” organizzandosi in un Coordinamento Nazionale, diramato in coordinamenti regionali, per affrontare tutte le contraddizioni e i problemi che si sono accumulati nella cosiddetta “normalità” e che adesso rischiano di esplodere.
Il 19 maggio scorso è stato inviato il Documento Emergenza alle Istituzioni, attraverso il quale il Coordinamento chiede formalmente un incontro con Governo, sindacati e istituzioni per l’attivazione di un reddito di continuità e per l’apertura immediata di un tavolo di confronto tecnico-istituzionale sulla ripartenza. Non essendo stati ascoltati, i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo lanciano ora una mobilitazione nazionale, dando appuntamento a tutte le figure lavorative che operano nella cultura e nello spettacolo e a tutta la società civile Sabato 30 Maggio nelle principali città italiane.
L’iniziativa, promossa sul piano nazionale con l’hashtag #ConvocateciDalVivo, è aperta e trasversale, per ribadire che la Cultura è di tutti e non può essere elitaria. La cultura è un bene sociale, civile ed economico, è un bene primario, e, proprio poiché la Cultura e lo Spettacolo sono un servizio e una funzione fondamentale delle comunità e della società, sono anche un LAVORO.
La manifestazione toscana a sostegno della cultura, dello spettacolo e delle sue maestranze si terrà a Firenze in piazza della Repubblica alle ore 17:00.
Tutte le persone che intendono partecipare sono invitate ad indossare la mascherina e ad adottare tutti i d.p.i. necessari per garantire la riuscita del presidio in totale sicurezza. Partecipare all’evento vuol dire partecipare in forma simbolica ad una grande mobilitazione nazionale per la Cultura, per ribadire, tutte e tutti insieme, che nei processi di ricostruzione il ruolo della Cultura è sempre stato fondamentale.
Le maestranze dello spettacolo e della cultura sono invitate a portare in piazza i “simboli” della propria professione; l’invito è il seguente: “Resteremo immobili con i nostri strumenti di lavoro. Siamo sempre stati invisibili. Approfittiamone per renderci visibili e per dimostrare che la nostra è una professione e come tale va trattata, tutelata e considerata”.