Una risposta che arriva nel periodo di grande incertezza a livello mondiale: “resilienza è cultura di comunità”. L’appuntamento per sabato 11 dicembre

“PECCIOLI. “Come vivremo insieme” è la risposta che la Biennale di Venezia ha provato a dare a un periodo di grande incertezza a livello mondiale. La risposta del Padiglione Italia, il cui cuore pulsante è stato per oltre sei mesi il Laboratorio Peccioli, si è incentrata nella parola resilienza. Resilienza come cultura di comunità. Non è un caso che, conclusa la positiva esperienza veneziana, il Comune di Peccioli organizzi, in stretta collaborazione con la Belvedere Spa, un convegno il cui titolo è “Come vivremo insieme, resilienza è cultura di comunità”. L’appuntamento, fissato l’11 dicembre alle 9.30 all’auditorium dell’incubatore di imprese, arriva proprio nel solco del percorso intrapreso da Peccioli e che vorrebbe coinvolgere l’intera Valdera nella candidatura a capitale della cultura 2025.
L’apertura dei lavori spetterà ai sindaci di Peccioli e Lajatico. Renzo Macelloni e Alessio Barbafieri, infatti, presenteranno, insieme alle associazioni dei due comuni coinvolti, i progetti candidati al bando “Come vivremo insieme”. La finalità del bando è principalmente quella di sostenere progetti e iniziative in grado di promuovere lo sviluppo di comunità solidali, sostenibili e resilienti nonché il benessere socio-relazionale dei cittadini attraverso il coinvolgimento ed il supporto della fascia anziana della popolazione in una logica di invecchiamento attivo e la realizzazione, la crescita e l’inclusione attiva dei giovani nella comunità.
«Abbiamo dato via al progetto Energie Sociali per mettere in relazione le associazioni che operano nel tempo libero e sul piano del volontariato per rafforzare i legami che in una società come la nostra sono fondamentali – spiega Macelloni -. Noi creiamo strumenti e contatti per valorizzare il volontariato, esempio massimo di partecipazione. E diamo un approdo al percorso iniziato con l’Università di Udine, e che in questo convegno aiuteranno a riflettere sul come le nostre comunità vorranno vivere insieme».
All’evento dell’11 dicembre, non a caso, ci sarà anche la professoressa Manuela Farnosi, che all’ateneo di Udine ha proseguito il lavoro sulla comunità resiliente avviato dalla professoressa Leopoldina Fortunati. Mentre dall’Università di Bergamo ci sarà l’intervento di Ivo Lizzola, professore di pedagogia sociale che ha più volte sostenuto come il volontariato «sia necessario per creare nuove leadership civili». A Peccioli dialogherà con Massimiliano Colombi e Silvia Brena sul tema della “comunità che si prende cura”. Mentre a chiusura del programma ci sarà Marco Marcatili di Nomisma che dialogherà con i protagonisti di Valdera 2025, candidata a capitale italiana della cultura con “la cultura costruisce comunità”.
«Peccioli punta al rafforzamento del volontariato e della partecipazione per disegnare il futuro della sua comunità – spiega ancora Macelloni -. Non a caso Nomisma ci accompagnerà in questo percorso con l’obiettivo di allargare l’orizzonte sul coinvolgimento delle associazioni, in particolare utilizzare le risorse del territorio che non si esprimono più nel mondo del lavoro ma possono essere convogliate nella società»”.