Elena Nencioni vive nel Villaggio Gramsci, ma è nata e cresciuta nel Villaggio Piaggio, che pur avendo dei punti in comune (per esempio le scuole), sono due cose diverse.
“Sono Elena Nencioni – comunica la nostra lettrice in un contributo audio – e volevo dare una contro-risposta ad un articolo di Matteo Arcenni (FdI) sul Villaggio Gramsci, ma al quale è stata inserita la foto del Villaggio Piaggio (clicca qui per leggere l’articolo FdI).”
“Vorrei dire al signor Arcenni – si riporta nel contributo audio inviato a VTrend – che ho 44 anni e sono nata e cresciuta nel Villaggio Piaggio. I miei genitori e i miei zii lavoravano alla Piaggio e mi sono trasferita accanto, nel Villaggio Gramsci. Mia madre invece vive ancora nel Villaggio Piaggio, vicino alla fontana.”
“Da cittadina ‘villaggina‘ sono stanca di sentir parlare solo di quello che accade in negativo.”
“Negli anni – continua la ‘villaggina’- nonostante sappiano che la situazione di convivenza sia difficile, abbiamo fatto tante cose per questo quartiere, ma ne siete a conoscenza? ma da parte vostra non ne avete mai parlato. Con le insegnanti e i nostri ragazzi abbiamo fatto delle parate per la festa del carnevale multi-etnico, abbiamo invitato una scrittrice, abbiamo fatto uno spettacolo di teatro sul tema della diversità e abbiamo organizzato al parco del quartiere Villaggio Piaggio degli eventi a cui hanno partecipato anche cittadini del Villaggio Gramsci.”
“C’è bisogno di fare ancora di più e soprattutto di vivere il quartiere e non abbandonarlo. Questi quartieri hanno una storia, non è giusto continuare a parlare di essi solo in negativo.”
“É giusto che i ragazzi vengano etichettati con provenienza da questo quartiere? Io non credo. Le cose negative accadono, indubbiamente, ma da cittadina e mamma chiedo alle forze politiche di entrare in questo quartiere multi-etnico che ha sicuramente del potenziale sul quale lavorare.”
“Consiglio alle forze politiche di evitare di etichettare questi quartieri a prescindere e magari di non etichettarli come luoghi di degrado solo per fare propaganda”.
Mi sono messa in gioco per questi quartieri di Pontedera, – conclude Elena Nencioni – per questo accolgo qualsiasi persona che abbia intenzione di mettere ‘pace’ e tirare fuori il bello e non sempre il negativo”.