Esercenti esasperati si affidano ai social per manifestare tutta la loro rabbia, e chiedono maggiori garanzie di protezione.
“Tre furti in meno di un mese. Come non capire lo sfogo che Luigi Marra, titolare di un’attività in via dell’Aeroporto a Pisa, ha affidato ai canali social per esprimere la sua rabbia per una emergenza criminalità ormai fuori controllo. Senza dimenticare infatti l’episodio della rissa a Porta a Mare dell’altra notte. Il gioco dello scaricabarile sulle responsabilità non può più essere tollerato”.
Toni perentori quelli di Confesercenti Toscana Nord, con il suo presidente area pisana Luigi Micheletti, dopo gli ennesimi episodi che hanno visto come vittime attività commerciali cittadine.
“A noi e agli imprenditori non interesse sapere di chi sia la responsabilità dei mancati presidi sul territorio – insiste Micheletti -. Noi guardiamo i fatti. Fatti che dicono che le promesse di una città più sicura non sono state mantenute. E’ a dir poco avvilente partecipare alle riunioni del comitato dell’ordine pubblico e sentirsi dire che non è possibile più di tanto potenziare il pattugliamento sul territorio o, peggio ancora, che nella classifica dei reati a livello nazionale Pisa non sarebbe poi messa male”. Gli imprenditori che pagano sulla propria pelle i danni non possono più aspettare”.
Micheletti chiede ancora una volta a gran voce una azione incisiva per il presidio capillare del territorio. “Chi oggi invoca la presenza dell’esercito nelle strade solo pochi anni fa chiedeva più presenza di vigili urbani. come se le responsabilità cambiassero a seconda del vento. Noi siamo sempre stati chiari. A noi poco interessa se debba essere l’esercito o la polizia municipale ad intervenire, i fatti dicono purtroppo che ad oggi gli imprenditori sono nel mirino”.
La chiusura del presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord riguarda la riunione in prefettura sulla videosorveglianza. “L’ennesima riunione per un progetto sicuramente importante e per il quale sensibilizzeremo l’adesione delle imprese. Ma è impensabile considerarlo uno strumento per arginare gli ultimi episodi. Le telecamere sono utili per supportare le indagini ma è evidente che non servono come deterrente per prevenire le azioni criminali”.