PISA. Approvato in giunta il Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Pisa, lo strumento che andrà a ridisegnare il modo di spostarsi e di vivere la città di Pisa. Un piano di ampio respiro che in un’ottica decennale ripensa completamente la mobilità cittadina ed extraurbana.
Il Pums è stato presentato stamani in conferenza stampa alla presenza del sindaco Michele Conti, dell’assessore alla mobilità urbana Massimo Dringoli, del direttore di Pisamo Alessandro Fiornindi e del responsabile di Tages Massimiliano Petri. “L’approvazione in Giunta del Piano urbano per la mobilità sostenibile – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti – è uno strumento importantissimo di cui la nostra amministrazione si è voluta dotare pur non essendo obbligatorio, circostanza prevista solo per le città con più di 100 mila abitanti. Ma vista la complessità della nostra città e il grande afflusso di traffico in entrata che si verifica quotidianamente dalla zona periurbana da parte di tutti coloro che arrivano nella nostra città per motivi di studio o di lavoro, abbiamo deciso di dotarci di questo documento che prevede linee guida e azioni da compiere per limitare l’uso delle auto a favore della mobilità alternativa. Uno studio che collega e mette in relazione organica le nostre politiche di governo del territorio, urbanistica e mobilità: penso alla predisposizione del Piano Strutturale che andrà in approvazione, alla tramvia progettata in attesa di essere presentata al bando ministeriale, agli investimenti sulla micro-mobilità con il potenziamento del servizio di bike-sharing e l’introduzione dei monopattini, alle risorse impegnate per i ponti ciclopedonali e per l’ampliamento della rete delle ciclabili. Un piano che dimostra la nostra visione della città per i prossimi quindici anni, da realizzare a step con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di rimediare agli errori urbanistici del passato. Per molti anni politiche urbanistiche poco lungimiranti hanno spinto i pisani ad andare ad abitare nelle zone limitrofe con il risultato di spopolare la città e aggravarla del problema del traffico veicolare in entrata, alimentato da tutti coloro che risiedono fuori comune e ogni giorno devono spostarsi a Pisa per raggiungere il luogo di lavoro. Studiando flussi di traffico e spostamenti possiamo adesso intervenire con nuove politiche di lungo raggio che correggano gli errori del passato e contribuiscano a ridisegnare nel futuro immediato una migliore qualità della vita a Pisa”.
“Il Pums – ha spiegato l’assessore alla mobilità urbana Massimo Dringoli – è un piano strategico che indica delle linee guida, delle strategie per ottenere nel lungo periodo determinati obiettivi chi si possono sintetizzare nel miglioramento della qualità della vita nel nostro centro urbano. È un piano che si basa su strumenti urbanistici esistenti: in questo caso siamo stati avvantaggiati perché il Pums è nato insieme al Piano strutturale intercomunale, procedendo di pari passo. Il Comune ha lavorato insieme a Pisamo e Tages, la società incaricata di redigere il Pums, per arrivare all’elaborazione del piano attraverso un’opera di attenta analisi conoscitiva di tutti gli aspetti legati alla mobilità urbana della città e di tutta l’area vasta che affluisce a Pisa, con particolare attenzione alla accessibilità di tutte le aree nevralgiche della città, le scuole, le aziende, le università, i centri di ricerca, l’ospedale. Accanto ad un quadro conoscitivo dettagliato abbiamo stilato gli obiettivi che si prefigge il piano per migliorare il sistema della mobilità sostenibile cittadina. Si tratta di obiettivi di lungo temine, che riguardano innanzitutto la realizzazione della tramvia, l’implementazione delle piste ciclabili, l’incremento di utilizzo del TPL sull’area vasta, l’aumento di parcheggi scambiatori, la realizzazione di nuovi ponti e passarelle ciclopedonali, la diffusione di un’app e di premialità per i cittadini che utilizzano mezzi di mobilità sostenibile. Obiettivi che pensiamo di raggiungere gradualmente nell’arco di 10 anni, di qui al 2030. Infine, l’iter di adozione del piano prevede, ora che è stato approvato dalla Giunta, che sia pubblicato per 30 giorni durante i quali possono essere presentate le osservazioni e poi l’approvazione da parte del Consiglio Comunale”.
QUADRO CONOSCITIVO. Il lavoro svolto dall’amministrazione comunale è iniziato da un quadro conoscitivo dettagliato di tutti gli aspetti che riguardano la viabilità e gli spostamenti di chi vive, lavora, studia o frequenta la città di Pisa. Sono state analizzate strade e accessi alla città, piste ciclabili e stazioni di bike sharing e, nel dettaglio, le linee ferroviarie e le singole linee dei bus pubblici per raggiungere i punti chiave della città: la zona monumentale, l’ospedale di Cisanello, le fabbriche, le scuole e le università. Uno studio puntuale che ha preso in considerazione anche la diversa incidenza della mobilità a seconda delle stagioni dell’anno e delle fasce orarie giornaliere. Un questionario – inviato ad aziende (più di 32 imprese sopra i 100 dipendenti) e scuole di ogni grado – ha reso puntuale la raccolta dati sugli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola.
OBIETTIVI DEL PIANO. Chiari gli obiettivi che il Pums si pone: attuare azioni di mobilità incisive, dando attuazione ai macro-obiettivi contenuti nello stesso Piano e integrandolo con un altro strumento che andrà a migliorare la viabilità, il Piano Strutturale Integrato dell’Area Pisana, approvato di recente. Al Pums si è arrivati attraverso un approccio del tipo bottom-up, ossia sintetizzando i temi e le sensibilità emerse durante il processo partecipativo messo in atto già a partire dallo scorso anno, attraverso una serie di incontri pubblici e assemblee partecipative, e senza quindi far cadere dall’alto (soluzione top-down) le decisioni sulla testa dei cittadini. Tra i macro-obiettivi individuati dal Pums in un arco temporale di 10 anni: l’aumento del 20% tra passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico locale, -30% per gli spostamenti in auto, + 30% per i movimenti per mezzo di bici, mezzi elettrici e altri mezzi ecologici. Ma anche la riduzione del 20% del tempo medio di spostamento su territorio pisano, l’aumento del 30% di persone che vive entro i 400 metri da una fermata bus, tramvia o da una stazione di sharing, la diminuzione del 40% di consumo di carburante. Questi marco-obiettivi si legano direttamente a quelli di carattere ecologico e sociale: – 20% di emissioni da traffico veicolare, -10% di inquinamento acustico, -30% di incidenti, +15% di inclusione sociale, +5% di occupazione. Il Pums analizza e dettaglia i singoli interventi che compongono i macro-obiettivi. Per il riequilibrio della mobilità, ad esempio, per raggiungere l’obiettivo è prevista la nascita di un servizio di car-sharing cittadino da avviare entro 5 anni, il completamento della rete ciclabile e pedo-ciclabile (in particolare intervenendo sui flussi più utilizzati come quelli casa-scuola e casa-lavoro), incentivi all’uso di bike sharing, efficientamento della logistica urbana.
AZIONI PREVISTE. Ogni obiettivo prevede azioni mirate e specifiche per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato
Tramvia. Il progetto della linea 1 della Tramvia di Pisa (Stazione Centrale – Ospedale di Cisanello) costituisce una delle principali azioni previste dal Pums, un progetto che ha la forza di modificare l’aspetto e la fruibilità generale di una parte importante della città. Il tracciato, di circa 4,3 chilometri con 13 fermate, è pensato per il trasporto di 15 milioni di passeggeri l’anno. Al progetto si lega l’ampliamento del parcheggio dello stesso ospedale per ulteriori 1.600 posti auto.
Piste ciclabili. Il ripensamento della mobilità urbana passa dal potenziamento della rete ciclabile cittadina. Ad oggi – con le nuove piste realizzate di recente che coprono circa 62 chilometri – la rete totale cittadina raggiunge i 125 chilometri. Il futuro sviluppo delle piste ciclabili passerà anche dalla continuazione delle piste collegate ai progetti in corso, quali la Tirrenica, la Ciclopista dell’Arno, la pista da via Bonanno Pisano dalla Cittadella fino a Piazza Manin e il completamento delle piste per Montacchiello ed Ospedaletto. Quattro i parcheggi protetti per bici previsti: vicino alla Facoltà di Economia e Commercio, alla Stazione di San Rossore, presso il Complesso Marchesi e in zona S.Anna Piazza Santa Caterina, oltre che alla stazione Fs.
Nuovi ponti. Tre i ponti ciclo-pedonali di nuova realizzazione che andranno a ricucire zone vicine tra loro: presso l’abitato di Riglione con collegamento tra ciclovia dell’Arno e la ciclovia che proviene da Cascina; presso i campi sportivi dell’Arno che si collega con il viale delle Piagge nei pressi del SMS; nei pressi delle Cascine con collegamento con viale D’Annunzio. A completamento dei ponti ciclopedonali si prevede anche la realizzazione di un nuovo ponte carrabile a nord dell’abitato di Riglione, per collegare le due sponde del fiume all’altezza dell’incrocio tra via Giovannini e via Manghi all’ingresso del quartiere Cisanello e la zona dell’ansa dell’Arno verso Cascina.
Assi viari. Anche per assi viari e connessioni stradali sono previsti azioni concrete, con l’obiettivo di decongestionare il traffico e snellire la viabilità. Tra queste il miglioramento della connessione tra lungarno Cosimo de’ Medici con l’Aurelia, un raccordo viario tra via XXIV Aprile e via San Jacopo (per unire Gagno e Porta a Lucca), la soppressione dei passaggi a livello della linea ferroviaria Pisa-Lucca, un nuovo parcheggio in via delle Cascine, nuovi parcheggi (o potenziamento degli attuali) in diverse aree della città per circa 2.700 posti auto in più, una nuova regolamentazione per la Ztl.
Trasporto pubblico. Anche per la rete del Trasporto Pubblico Locale (che oggi consiste in 2milioni e 600 mila chilometri annui di rete urbana più 2 milioni di chilometri in extraurbana) si prevede un netto potenziamento. In particolare la riorganizzazione riguarderà il tratto Filettole-Vecchiano-Madonna dell’Acqua-Pisa, la linea Ripafratta-San Giuliano-Pisa, Calci-Pisa, Vicopisano-Pisa, Cascina-Pisa, San Rossore-Piazza Miracoli-Cisanello solo per citarne alcune. A supporto del traporto locale tra le azioni previste anche lo sviluppo di un trasporto a chiamata, tramite apposita app, e l’implementazione dei parcheggi scambiatori. Prevista anche l’istituzione di un servizio di trasporto ‘a chiamata’ e del cargo-bike elettrico in sharing.
Progetto Nymbro. Tra le azioni previste anche lo sviluppo di una app per il car-pooling e l’uso di un dispositivo (denominato Nymbro) che segnala al cittadino, tramite icone e led, il mezzo più idoneo giorno per giorno per raggiungere una determinata destinazione considerando non solo il tempo necessario ma anche l’emissione di gas inquinanti a seconda del mezzo utilizzato. Questo dispositivo sarà inoltre integrato alla tecnologia “good_go”, un sistema che premia gli utenti che inquinano meno nei loro spostamenti con crediti da spendere per usufruire di servizi di bike-sharing, car-sharing o per il trasporto pubblico locale.