Dopo l’approvazione in Cdm dell’estensione del green pass per l’accesso nei locali al chiuso, la Lega Ponsacco non ci sta. Nemmeno 15 giorni fa Salvini scriveva “green pass, non scherziamo”, troppa l’incoerenza dei vertici nazionali per i consiglieri ponsacchini.
“E’ con grande amarezza – scrive il gruppo Lega ponsacchino – che, nostro malgrado, siamo a comunicare quanto segue: il Gruppo Lega Ponsacco, formato dai 5 consiglieri eletti, dai militanti e da semplici soci sostenitori, si dissocia in modo netto dalla linea politica intrapresa negli ultimi periodi dai vertici del Partito, poiché incoerente con i principi e le idee per le quali ci siamo battuti e ci battiamo quotidianamente sul territorio”.
“Il sostegno al Governo Draghi – continuano i consiglieri – è stata propinata come una ‘scelta di responsabilità’ mirata al poter incidere in modo sostanziale sulle decisioni di governo e volta a mitigare i nefasti provvedimenti di una maggioranza che, altrimenti, sarebbe stata la stessa del governo Conte II, che tutti abbiamo osteggiato in modo deciso”.
“Nei fatti invece il sostegno al Governo Draghi si è pian piano concretizzato, per i vertici del partito, in un atteggiamento incoerente e contraddittorio, un partito che vuol essere contestualmente e contemporaneamente di ‘lotta e di governo’ rischia di perdere il proprio baricentro. Ultima in ordine di tempo la ‘prona’ accettazione dell’entrata in vigore del cosiddetto ‘Green Pass’ dopo che il nostro leader Matteo Salvini, in più occasioni, aveva chiaramente detto che non era assolutamente d’accordo. La ‘giustificazione’, se così la si può definire, per questa assurda concessione al governo è che ‘se non ci fosse stata la Lega in maggioranza magari il green pass avrebbe avuto una applicazione più rigida e sarebbe stata imposta in più occasioni’”.
“Questa a noi sembra solamente una “supercazzola” politica. E quindi inaccettabile. Inoltre, mentre da un lato il partito ha ‘calato le braghe’ su questioni così delicate che andranno ancora una volta a penalizzare e mortificare le piccole attività, che da un anno e mezzo pagano il prezzo più alto per questa dannata pandemia, dall’altro permette senza iniziative decise e sostanziali, una politica sull’immigrazione che definirla un “colabrodo” è usare un eufemismo”.
“In buona sostanza: il Partito sembra svendere le proprie idee e convinzioni per non rinunciare ad un ruolo di potere. Anche questo non possiamo accettarlo, poiché questo è il tipico comportamento di partiti che da sempre combattiamo quali il PD e i 5 stelle, in questo modo rischiamo di abbassarci al loro livello perdendo il nostro vero DNA di partito del popolo. Pur avendo sollevato certe perplessità all’interno del partito stesso, portando a conoscenza i referenti preposti del disagio vissuto dalla base del partito, ad oggi abbiamo ricevuto come risposta solo un doloroso e assordante silenzio”.
“Tutto ciò premesso, per la coerenza che da sempre ha contraddistinto il nostro gruppo sul territorio, per le promesse fatte ai nostri elettori, per il rispetto nei loro confronti e in tutti coloro i quali, guardandoci in faccia, ci hanno concesso fiducia e supporto, per la difesa delle nostre convinzioni, dei nostri valori e delle nostre idee, sottolineando che, a differenza di chi sta ‘sopra di noi’, per noi fare politica non è né una rendita, né una professione (tra l’altro ben remunerata!) né tantomeno una carriera, bensì è impegno quotidiano al servizio dei cittadini di Ponsacco, una sorta di volontariato impegnato, un impegno anche sociale se vogliamo, abbiamo deciso di riconsegnare simbolicamente, nella mani del partito della Lega, le nostre tessere e perfino le nostre militanze, e di proseguire sul territorio nel percorso che abbiamo intrapreso con la nostra presentazione alle ultime elezioni comunali”.
“Da oggi quindi non parleremo più a nome del partito della ‘Lega’ bensì a nome del nostro affiatato e coerente gruppo locale: Gruppo Lega Ponsacco. Perché per noi la ‘parola data’ agli elettori e ai sostenitori vale di più di un interessato calcolo politico e di opportunità, perché per noi la coerenza e con questa la credibilità restano e rimarranno sempre principi inviolabili. Noi proseguiamo sulla linea tracciata sul territorio e condivisa da sempre più cittadini e non ‘cambiamo faccia’ a seconda di come si ‘piega la bandiera’”.
“Tutto questo nella speranza che i vertici del partito, da quelli più apicali al middle management, abbiano un sussulto d’orgoglio e di buon senso e tornino ‘sulla strada maestra’, quella stessa strada tracciata anni fa dal Segretario Federale il quale sembra adesso averla smarrita. Il nostro auspicio è quello di vedere il Partito tornare al più presto ‘a se stesso’, ma se questo non dovesse accadere il Gruppo Lega Ponsacco proseguirà autonomamente il suo coerente percorso per onorare la fiducia dei nostri cittadini sostenitori e di tutti i Ponsacchini”.