VALDERA. L’Associazione Partite Iva del territorio Italia entra nel dibattito di questi giorni sul Green Pass: “Serve un progetto serio per le imprese! Noi saremo sempre al fianco delle piccole e medie imprese”, dice il presidente.
Dal 5 agosto sarà obbligatorio possedere il Green Pass per accedere a bar e ristoranti al chiuso, per i grandi eventi (anche all’aperto) e per entrare a teatro, al cinema, in palestra, centri termali, piscine, fiere, congressi e concorsi. “Il green pass è la prova provata che questo Governo sta facendo di tutto per eliminare le piccole, nano imprese; – spiega Massimo Gervasi, il Presidente di Apit Italia – ma sarà l’ennesimo decreto fallimentare di questo Stato, poiché disorganizzato e dissociato dalla realtà. Troppe violazioni della libertà e della privacy; imposizioni e restrizioni senza testa ne coda che continuano a rendere questo paese più povero, con tantissimi nuovi disoccupati e decine di migliaia di imprese rovinate, fallite, chiuse.”
Sulla questione interviene anche il Segretario di Apit Italia, Saviano Raffaele: “Il governo punta solo sul vaccino ma continua a trascurare i provvedimenti essenziali per evitare i contagi: trasporti pubblici, le scuole pollaio, la disorganizzazione sanitaria ospedaliera come cure e posti letto, nulla è cambiato.” Continua Saviano: “Le discoteche resteranno chiuse, per loro nessun accesso neanche per i possessori di green pass. Nel frattempo però lo stato di emergenza non impedisce ai poteri forti di interrompere i propri interessi economici: il mondo dello sport (campionato, europei, mondiali, Olimpiadi), multinazionali tipo Amazon che ogni giorno distribuiscono in modo incontrollato centinaia di milioni di pacchi provenienti da tutto il mondo… forse i veri untori sono proprio loro e non i piccoli e sicuri negozi di vicinato.”
“Lo stato – dice la Coordinatrice di Apit Italia, Federica Barabotti – non può pretendere di trasformare in controllori i gestori dei bar, dei ristoranti, delle palestre: non sono pubblici ufficiali e come tali non possono assumersi responsabilità che spettano ad altri; soprattutto è inammissibile respingere potenziali clienti sprovvisti di Green Pass quando il lavoro già per molte imprese è calato anche fino al 60%. Anche la possibilità del tampone a cosa serve possono risultare negativo ma essere positivo con successiva carica infettiva. Il Governo deve adottare linee che abbiano una vera efficacia o la responsabilità di rendere il vaccino obbligatorio, altrimenti si rischia la desertificazione economica e sociale.”