PONTEDERA. L’Associazione Partite Iva Toscana (Apit), attraverso il suo coordinatore della Valdera, Raffaele Saviano, commenta l’ordinanza del sindaco Franconi che prevede l’ampliamento del suolo pubblico a 100 mq per gli esercizi pontederesi.
A parlare è Raffaele Saviano, coordinatore Apit Valdera : “Pur apprezzando la buona intenzione e la volontà dell’amministrazione comunale di Pontedera per l’aiuto che dà alle attività commerciali, la misura di dare gli ulteriori 20 mq di suolo pubblico fino ad arrivare fino a 100 mq, a nostro parere risulta una scelta inefficace“.
“Perchè noi siamo in pieno lockdown, la gente non viene nei locali, non per mancanza di spazio esterno, ma per paura del contagio e per paura di spendere- afferma Saviano-. Passando per le strade notate che tanti tavolini che stanno esterni ai locali sono vuoti, semplicemente perchè c’è poca gente in giro, perchè la gente ha paura del contagio. Quindi questa misura non risolve il problema. Bisogna individuare una modalità di aiuto economico per le attività, noi di APIT non vogliamo che gli ulteriori metri quadrati concessi dal Comune siano un modo per scaricare le responsabilità sulle attività per la riduzione degli incassi e mancati guadagni. La gente non viene non per colpa nostra, ma per colpa del Covid”.
Il coordinatore Apit continua: “L’aiuto economico potrebbe essere dato con l’annullamento della TARI o una forte riduzione dovuta ai minori consumi. Un aiuto economico da stabilire attraverso un confronto tra gli operatori e le istituzioni, affinché le imprese e le attività commerciali possano risparmiare e non essere costretti a chiudere per le restrizioni di orario e per i minori incassi. L’aiuto economico potrebbe essere valutato anche attraverso un annullamento delle imposte per il 2021, APIT fin da ora chiede all’amministrazione comunale di Pontedera come a tante altre amministrazioni comunali di valutare l’esonero dei pagamenti di suolo pubblico per l’anno 2021 come già dato quest’anno. Questo perchè tanti locali, pur avendo la disponibilità dei tavoli esterni gratuiti, non ne hanno usufruito, non li hanno riempiti, per la mancanza di turisti che non si sono visti, per la crisi economica di tante famiglie per la paura di spendere e anche per la paura del contagio”.
“Inoltre- afferma Saviano-, per le attività che non hanno potuto usufruire degli spazi esterni del suolo pubblico gratuito, vuoi perchè non c’era spazio davanti alle attività, vuoi per non violare il codice della strada, vuoi perchè era impossibile mettere dei tavolini, c’è bisogno anche di capire e di individuare un modo di aiutare queste aziende, altrimenti alcune vengono aiutate in un modo e altre non è possibile”. Raffaele Saviano conclude: “Apit è al fianco delle imprese ed è disponibile ad un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale per individuare i punti in cui le imprese possono essere aiutate economicamente, oggi non c’è più bisogno di ulteriore suolo pubblico, oggi per le imprese c’è bisogno di aiuto economico, di risparmio a fine affinché restino in piedi e mantengano il tessuto economico di un paese, di una città, di una regione, di una nazione”.