Il Viminale cambia idea e riapre le trasferte ai tifosi del Pisa dopo settimane di assenza, restituendo libertà anche per i prossimi impegni.
Svolta inattesa per i sostenitori del Pisa. Dopo lunghe settimane di attesa, il divieto alle trasferte è stato sospeso. Una decisione (leggi qui) che arriva dal Viminale e che rimette in movimento un capitolo rimasto bloccato dallo scorso ottobre, quando gli incidenti tra tifoserie di Verona e Pisa avevano portato alla chiusura dei settori ospiti per tre mesi.
Il nuovo decreto, firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella serata del 10 dicembre, ribalta di fatto la linea adottata in precedenze. Il provvedimento ricostruisce l’intera vicenda e rilegge le valutazioni fatte dopo degli scontri, quando la stretta di 90 giorni era parsa l’unica via per riportare calma.
La richiesta di riesame presentata dalla Lega Serie A, con l’appoggio di Hellas Verona e Pisa, ha però cambiato lo scenario. Le due società hanno documentato il comportamento equilibrato dei propri supporters nelle gare più recenti, sottolineando un clima tornato ordinario e privo di eccessi. Un elemento che, secondo il Viminale, ha ridimensionato il livello di rischio.
Nel decreto si parla di “pericolo ridotto” e di condizioni mutate rispetto a quelle che avevano motivato il blocco. Da qui la decisione di sospendere gli effetti della misura del 21 ottobre, riaprendo la possibilità di acquistare biglietti per i residenti di Pisa e Verona e sancendo il ritorno del tifo organizzato alle gare in trasferta.
Per i tifosi nerazzurri si tratta di una boccata d’ossigeno. La prospettiva di poter tornare a seguire la squadra lontano dall’Arena Garibaldi assume un peso enorme. Soprattutto ora, con il campionato entrato nella fase in cui ogni dettaglio può orientare la corsa salvezza.
Le prossime sfide potrebbero ritrovare quel sostegno morale e continuo che, negli anni, ha spesso rappresentato il valore aggiunto del Pisa nei momenti più tesi della stagione. La presenza del tifo in trasferta tornerà quindi ad essere un fattore concreto.
Una notizia inattesa e accolta con grande entusiasmo. Ora tocca alla squadra sfruttare l’energia di un seguito che non ha mai smesso di farsi sentire, anche da lontano.
A cura di Matteo Casini






