Ambiente, il Comune di Pisa intensifica le attività di controllo per contrastare l’abbandono dei rifiuti. Quasi 500 le sanzioni elevate nel 2025. Con la nuova normativa nazionale si rischia almeno mille euro di sanzione.
Salgono a 494 le sanzioni amministrative elevate nel corso del 2025 (aggiornate al 30 novembre), la maggior parte per abbandono di rifiuti da parte di utenze private, con un importo complessivo pari a circa 40mila euro. In 11 mesi un aumento di 158 sanzioni rispetto al 2024, che aveva segnato 336 infrazioni di tipo ambientale.
I dati sulle attività di controllo in materia ambientale sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina, giovedì 11 dicembre a Palazzo Gambacorti, e a cui hanno partecipato l’assessore all’ambiente del Comune di Pisa Giulia Gambini insieme ai responsabili dell’Ufficio Ambiente Roberto Papini e Marco Redini.
Nel corso del 2025 l’Ufficio Ambiente del Comune di Pisa che ha svolto un’intensa attività di controllo e sanzionamento per contrastare comportamenti illegittimi che danneggiano l’ambiente e compromettono la qualità della città, attraverso il personale dedicato ai controlli che da quest’anno è in crescita, con l’introduzione dei nuovi Ispettori e Tutor ambientali, 16 in tutto tra volontari di associazioni, dipendenti comunali e dipendenti di Geofor, che hanno conseguito il diploma lo scorso luglio, e stanno entrando progressivamente in attività (al momento sono 3 già in servizio), coordinati dalla Polizia Municipale e Ufficio Ambiente.
Entrando nel dettaglio dei dati, le sanzioni elevate riguardano per il 71,19% utenze private (imprese solo il 28,34%). Le sanzioni per rifiuti abbandonati fuori dal cassonetto sono 179, mentre sono 90 quelle elevate per esposizione fuori tempo dei rifiuti e 64 per esposizione fuori tempo della carta. 56 le multe per rifiuti conferiti su aree non previste (lontano dal cassonetto) e 67 le sanzioni elevate utilizzando le telecamere. Sono inoltre 183 le segnalazioni a SEPI per anomalie nella iscrizione alla TARI, ovvero situazioni dove nel nucleo anagrafico controllato, non risultano persone iscritte alla TARI.
Alla presentazione dei dati sulle attività di controllo, l’Ufficio Ambiente del Comune ha evidenziato cosa è cambiato in materia di sanzioni a livello di legislazione nazionale e dunque cosa rischia oggi un cittadino che abbandona i rifiuti in maniera illecita. Dal mese di ottobre infatti, a seguito della conversione in Legge del Decreto-Legge 116 dell’8 agosto 2025, “Decreto rifiuti – Terra dei Fuochi”, che aveva già introdotto un inasprimento delle sanzioni ambientali in materia di gestione non autorizzata dei rifiuti (raccolta, trasporto, smaltimento) e combustione illecita, è stata incrementata la sanzione amministrativa per l’abbandono dei rifiuti accanto ai contenitori stradali.
Questa sanzione va ora da 1.000 a 3.000 euro: significa che anche per un solo sacchetto abbandonato a terra accanto ad un contenitore il trasgressore dovrà pagare almeno 1000 euro.
«L’amministrazione comunale – dichiara Giulia Gambini – ha raggiunto un risultato estremamente positivo per quanto riguarda l’attività di controllo e sanzionatoria legata al corretto conferimento dei rifiuti. Nel 2025 abbiamo infatti registrato un incremento del 47% delle sanzioni emesse per comportamenti scorretti e illeciti in materia di conferimento dei rifiuti. Si tratta di un dato per l’amministrazione estremamente significativo che conferma la validità del percorso intrapreso dall’amministrazione. In particolare, un risultato reso possibile anche e soprattutto grazie all’introduzione, sul territorio comunale, delle figure dell’Ispettore Ambientale e del Tutor Ambientale, previste dal regolamento approvato nel novembre 2024, due figure che hanno ricevuto una formazione specifica. Queste due nuove funzioni rivestono un ruolo fondamentale: non soltanto consentono di intensificare l’attività di controllo ma rappresentano anche un presidio costante di sensibilizzazione, prevenzione e supporto alla cittadinanza. Le sanzioni, infatti, hanno valore non solo repressivo, ma soprattutto preventivo perché contribuiscono a diffondere buone pratiche e a scoraggiare comportamenti scorretti. Desidero inoltre sottolineare il costante e crescente impegno dell’amministrazione comunale nelle attività di rimozione dei rifiuti abbandonati e delle discariche abusive, sia nel tessuto urbano che nelle aree extraurbane.»
«In diversi casi – prosegue Gambini – anche grazie al lavoro investigativo della Polizia Municipale e alla collaborazione con altri corpi e autorità competenti, siamo riusciti a individuare i soggetti responsabili di questi comportamenti illegittimi. È sempre più forte il nostro impegno nel garantire un controllo capillare del territorio e un presidio continui delle aree più sensibili. Le condotte illecite legate all’abbandono dei rifiuti non solo possono configurare reati, ma comportano un grave danno ambientale e un costo economico per l’intera comunità soprattutto alla luce dell’inasprimento significativo degli importi delle sanzioni applicabili sulla base del recente intervento normativo Nazionale. Per questo continueremo a lavorare con determinazione affinché Pisa sia una città più decorosa, più sicura e più rispettosa dell’ambiente partendo sempre dal presupposto che la tutela ambientale è necessariamente un lavoro di squadra che vede ciascuno ricoprire un ruolo fondamentale.»
Sempre all’interno dell’attività di tutela ambientale, l’Amministrazione Comunale esegue quotidianamente interventi di rimozione delle discariche abusive e abbandoni di rifiuti sul territorio. Tramite il gestore GEOFOR, sono stati effettuati al 31 ottobre 2025, 161 interventi di rimozione abbandoni per un totale di 296 tonnellate di materiali rimossi e un costo complessivo di 142.770 euro. Questa cifra evidenzia che, a causa dei comportamenti di cittadini incivili, il danno per la comunità non si limita all’aspetto ambientale, ma ha anche gravi ripercussioni economiche a danno di tutti.
Relativamente al solo sito di via dell’Idrovora a Coltano la spesa sostenuta dal Comune per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti nel 2025 (aggiornato al 15 ottobre) è pari a 13.292 euro. Sono stati effettuati, solo nei mesi di settembre e ottobre, oltre alla rimozione da parte della Polizia Municipale di 7 carcasse di veicoli, 9 interventi di rimozione di rifiuti per un totale di 22,82 tonnellate: ripartite in 8,98 tonnellate di ingombranti e 13,84 tonnellate di legno, per una spesa al momento di 7.316 euro.






