Elezioni regionali: esclusa la candidatura di Sonia Luca dalla lista provinciale del PD

La formazione della lista provinciale del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali in Toscana ha suscitato forti polemiche e malumori interni. Nonostante l’ampio sostegno ricevuto dal territorio, la candidatura di Sonia Luca – indicata all’unanimità dall’assemblea comunale del PD di Pontedera e sostenuta da amministratori e circoli della provincia – è stata esclusa dalla lista ufficiale.
Una scelta che lascia il partito con 7 candidati anziché 8, riducendo ulteriormente la presenza femminile e aprendo interrogativi sul metodo, sugli equilibri interni e sulla reale volontà del PD di garantire trasparenza e parità di genere
Il segretario del Pd pontederese, Francesco Papiani torna sulla questione e in un comunicato stampa riporta: «La vicenda relativa alla formazione della lista provinciale del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali solleva forti perplessità sul metodo e sulle scelte operate.»
«Il PD provinciale si presenta infatti con 7 candidati anziché 8, con una donna in meno rispetto al previsto. In questo quadro, risulta inspiegabile l’esclusione di Sonia Luca, nome che a maggio era stato indicato all’unanimità dall’assemblea comunale del PD di Pontedera, città industriale e cuore della Valdera, sede della Piaggio. La candidatura era inoltre stata sostenuta da altre organizzazioni territoriali e da numerosi amministratori della provincia di Pisa.»
«Nonostante questo ampio consenso, – riporta Papiani – Sonia Luca è stata prima espunta dalla lista e successivamente non è stata ritenuta idonea neppure a colmare il posto rimasto libero, a differenza di altre candidature radicate in comuni di dimensioni ridotte. È dunque evidente che la lista sia stata costruita non per massimizzare il consenso elettorale, ma per tutelare equilibri interni e alcune candidature specifiche.»
«Colpisce il silenzio di chi si è sempre presentata come paladina delle pari opportunità e garante della rappresentanza femminile, ma che in questa occasione non ha sollevato alcuna obiezione di fronte a una scelta che ha ridotto la presenza delle donne.»
«La trattativa – scrive Papiani – che ha portato alla definizione delle liste ha coinvolto non solo i livelli provinciali, ma anche quelli regionali e nazionali del PD, oltre al Presidente della Regione: non si tratta dunque di una questione localistica o personalistica, ma di una rivendicazione ritenuta legittima dai massimi vertici del Partito.»
«Il risultato è una ferita per il rapporto tra partito e territorio, nonché un passo indietro nella coerenza con i principi di trasparenza, democrazia interna e parità di genere che il Partito Democratico dichiara di voler rappresentare.
Per queste ragioni, si chiede che vengano date spiegazioni chiare e ufficiali:
- perché una candidatura legittimata dal territorio è stata esclusa;
- con quali criteri si è scelto di mantenere una rappresentanza femminile minoritaria in lista;
- e perché non si è voluto valorizzare un profilo con un bacino elettorale ampio e riconosciuto.»
«La vicenda non riguarda soltanto un nome in lista, – riporta Papiani – ma la credibilità di un intero metodo di selezione e la capacità del PD di essere davvero inclusivo e radicato nei territori. I membri autosospesi mantengono pertanto tale decisione, presa in occasione dell’ultima assemblea, intanto sino al 19 settembre, data in cui il Responsabile organizzazione nazionale sarà a Pontedera per un incontro con l’assemblea.» Fonte: segretario del Pd Pontedera, Francesco Papiani
