Questo comunicato diffuso dall’amministrazione percciolese è la segnalazione di un bando il cui obiettivo è quello di sostenere la crescita abitativa e allo stesso tempo dare sostenibilità allo sviluppo turistico di Peccioli.
Un bando, quello per l’erogazione di contributi per interventi sul patrimonio edilizio esistente nel territorio comunale, approvato con una determina del 4 giugno scorso e che ora entra nella sua fase più operativa.
Lo sviluppo turistico, plasticamente evidente anche dalle presenze tra musei, eventi, impianto di smaltimento e trattamento rifiuti, mostra una crescita costante e un rafforzamento dei flussi di turisti nel territorio comunale. Un lavoro sul quale l’intero Sistema Peccioli sta lavorando da anni.
Questa economia che mette i turisti al centro viene sostenuta e incentivata e gli affitti brevi permettono anche ai privati cittadini in possesso di una seconda abitazione di beneficiare di questo trend sempre in crescita.
È indubbio che la scelta di chi amministra è quella di non ostacolare questo sviluppo, ma allo stesso tempo anche di salvaguardare quei cittadini che non si possono permettere l’acquisto di un’abitazione e garantire loro la possibilità di avere un affitto equo e uno spazio abitativo adeguato.
Questi due elementi, lo sviluppo turistico e la possibilità di vivere a Peccioli, devono procedere di pari passo. E per coniugarli l’amministrazione comunale ha pensato a un bando rivolto ai proprietari di seconde case intenzionati a ristrutturare i propri immobili. Il contributo è calcolato in relazione alle agevolazioni fiscali statali che permettono di detrarre l’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali.
L’importo del contributo comunale è calcolato in relazione alle agevolazioni fiscali statali, a fondo perduto e nella misura del 36%, pari dunque alla detrazione statale per le ristrutturazioni che non riguardano la prima casa, a cui quella comunale andrà a sommarsi. Anche in presenza di eventuali modifiche da parte delle future leggi finanziarie, la percentuale resterà invariata ai fini del contributo comunale.
L’ammissione a contributo prevede il requisito di contratti di affitto, per i 15 anni successivi alla ristrutturazione, che includano tutte le varie formule a norma di legge a medio e lungo termine. Sarà tenuto conto anche, tra chi avrà ottenuto il contributo, della necessità dei proprietari di vendere l’immobile, con il beneficio ottenuto che sarà opportunamente riparametrato. Questo punto, così come il resto del bando, vedrà ora procedere alla stesura degli atti regolamentari per specificarne meglio le procedure e attivare per chi lo vorrà questa importante opportunità. Comunicato a cura dell’ufficio stampa di Peccioli