Riportiamo integralmente le dichiarazioni del Coordinamento NO Valdera Avvelenata.
Pisa: sogno Serie A, quanto ci credono i tifosi?
- Ci credo al 100% (32%, 475 Votes)
- Ci credo al 75% (30%, 452 Votes)
- Ci credo al 50% (24%, 354 Votes)
- Non ci credo (14%, 202 Votes)
Voti totali: 1.483
“Il 26 Ottobre a Pontedera abbiamo fatto una bella manifestazione partecipata, vivace e colorata, con le persone presenti determinate a dire NO alla Valdera pattumiera dei rifiuti. Molti i cartelli e gli interventi dal microfono ricordavano che non è possibile continuare ad accettare che un territorio del 2% come quello della Valdera, continui a ricevere il 50% dei rifiuti di tutta la Toscana, in particolare i rifiuti di Firenze, Pistoia, incapaci di organizzare la loro raccolta differenziata”, dichiarano dal Coordinamento NO Valdera Avvelenata.
“Noi non ci fermeremo, anzi, intensificheremo la nostra lotta e mobilitazione, anche perchè il muro del silenzio comincia ad essere bucato e la nostra manifestazione ha ulteriormente evidenziato, guastando il sonno di coloro che con i rifiuti hanno fatto affari e profitti in barba alla salute delle persone e dell’ambiente. Sappiamo che sulla questione dei rifiuti vi sarà nei prossimi giorni la conferenza dei servizi regionale. Potrebbe essere, per le persone di buona volontà, l’occasione per battere un colpo, dicendo basta con le discariche e alle sue continue richieste di ampliamento, basta ad un piano regionale dei rifiuti che ormai sarebbe meglio chiamarlo col suo vero nome i rifiuti del profitto per i potenti”, continuano dal Coordinamento NO Valdera Avvelenata.
“Come coordinamento delle associazioni proporremo ai 70 soggetti che hanno dato l’adesione alla manifestazione, di convergere uniti sotto la regione Toscana, per portare una nostra proposta di cura sulla questione rifiuti in Toscana. Anche per far finire la vergognosa presenza delle 9.000 tonnellate di terra mista a Keu accumulate nell’area Green Park di Pontedera, ma anche per porre fine alla lasagna di 270 mila metri cubi di amianto dentro alla discarica della Grillaia di Chianni. Infine di convergere tutti nei presidi che organizzeremo nella tenuta Isabella per opporci alla sciagurata scelta di militarizzare ulteriormente il nostro territorio”, concludono dal Coordinamento NO Valdera Avvelenata. Fonte: Comunicato stampa Coordinamento NO Valdera Avvelenata