Una divertente sgambata in bicicletta da Firenze a Calci organizzato da Alessio Bottaini, ciclista senza una gamba che rivendica il diritto alla mediocrità atletica contro la tossicità agonistica.
La partenza c’è stata dall’ospedale Careggi di Firenze alle 16,30 di venerdì 30 agosto e si è conclusa a San Miniato, dove i ciclisti hanno passato la notte per poi riprendere il giro fino a Calci, dove sono arrivati alle 12 circa al Parco della Fonderia.
“Dieci anni dall’incidente che mi ha sconvolto la vita. I meno attenti diranno che questo primo “GiroBòtta” sia stato organizzato per evidenziare il fatto che possa essere un esempio per molti e portare avanti la retorica del “se ti impegni ce la fai”.
In realtà questo viaggio in bici ha la pretesa di dimostrare metaforicamente proprio il contrario: alla tossicità del voler eccellere ad ogni costo, allo sgomitare per arrivare primi, all’ossessione per la performance, al prevaricare i più fragili pur di far carriera o mantenere il potere, noi “girobottiani” rivendichiamo il sacrosanto diritto alla mediocrità atletica e al “fare schifo” quando ci pare in tutti gli ambiti della vita”, dichiara Alessio Bottaini.
“Perché sgomitare per arrivare primi in un mondo assillato dalla performance e ossessionarsi per i traguardi, sono crucci che non vogliamo avere. A questa antropologia del vincente, che magari calpesta gli altri pur di primeggiare, abbiamo sempre preferito di gran lunga chi perde. Fa sentire meno soli ed è un ottimo esercizio collettivo per gestire la frustrazione.
Per conoscere i propri limiti ed imparare dagli altri, magari seguendo il naturale decorso delle cose, a volte bisogna prendere strade davvero tortuose. Ma ne vale quasi sempre la pena“, conclude Bottaini.