Il gruppo solidale dei Cani Storti nati in Curva Nord dell’Arena, volontari in Marocco, si chiamano Nicola S e Nicola P i protagonisti di una storia incredibile.
Nel cuore della città di Pisa, c’è un gruppo di ragazzi che ha fatto dell’amore per il calcio una potente leva per il cambiamento sociale. I “Cani Storti” sono noti in tutto il territorio per la loro passione smisurata per il Pisa Calcio, ma quest’anno, hanno dimostrato che il loro cuore è grande abbastanza da raggiungere ben oltre i confini del campo da calcio.
Il progetto che i Cani Storti hanno messo in atto è il più lontano e impegnativo nella storia del gruppo, ma è anche un progetto che è nato dal cuore. In seguito al terremoto che ha scosso le coscienze di tutti noi, questi ragazzi non si sono fermati a guardare le notizie, ma hanno deciso di agire.
La solidarietà non ha confini, e questo è stato il motore che li ha spinti fino in Marocco. Attivando cuore e cervello, i Cani Storti hanno contattato altre associazioni già presenti sul territorio, creando un’unità di intenti che ha lo scopo di aiutare la popolazione locale nella ricostruzione di una scuola gravemente colpita dal recente terremoto.
Due membri del gruppo Nicola S e Nicola P, sono partiti per il Marocco, portando con sé non solo il loro amore per il Pisa Calcio ma anche un impegno profondo verso la causa umanitaria. Uno di loro rimarrà presente in Marocco per una settimana, mentre l’altro rimarrà per due settimane intere. È un progetto lungo e impegnativo che richiederà tenacia, determinazione e un’immensa dedizione.
La scuola che verrà ricostruita rappresenta un faro di speranza per la comunità locale. I bambini che frequentano quella scuola saranno in grado di riacquistare un senso di normalità nelle loro vite, grazie al contributo generoso dei Cani Storti e delle altre associazioni coinvolte. È un esempio tangibile di come lo sport possa unire le persone e ispirarle a compiere azioni straordinarie per il bene comune.
Il gruppo continua ad informare VTrend con questo messaggio: “Finita la prima mattinata di lavoro, siamo soddisfatti e stanchi.
Arrivati a Tinzert a 100km da Marrakech ci viene assegnato un nuovo incarico perché 800 bambini devono essere trasferiti in luoghi più riparati e sicuri delle tende da campo nelle quali alloggiano“.
“Questi bambini possono aver perso parenti e tutto sotto il terremoto. Siamo tornati a Marrakech per allestire una scuola come un dormitorio. In una mattinata abbiamo montato 100 letti con altrettanti materassi cuscini e lenzuola. Mi è venuto da piangere pensando che il bambino che avrebbe dormito nel letto che rifacevo poteva aver perso famiglia fratelli o genitori ……”
“Divideranno in una scuola i bambini ed in un’altra le bambine , provengano dai paesi e dai villaggi rasi al suolo”
Il lavoro dei Cani Storti si sposta poi in un’altra scuola, in questo caso riservata alle ragazze. La prima scuola riallestita a dormitorio per i profughi del terremoto è stato rifugio per 400 ragazzi tra i 12 e i 18 anni, mentre le ragazze dello stesso range di età avranno un loro dormitorio in un’altra scuola.
Successivamente al loro impegno nel montaggio di 400 letti nella prima scuola, i ragazzi dei Cani Storti si apprestano a montarne altrettanti anche nella seconda scuola.