Nicolò Fanelli, anatomopatologo trentaquattrenne, nato a Bari e laureato a Pisa, ha vinto un premio di 40mila dollari per studiare e lavorare dodici mesi alla Weill Cornell medicine di New York
Nicolò Fanelli, anatomopatologo trentaquattrenne, nato a Bari e laureato a Pisa, ha vinto un premio di 40mila dollari per studiare e lavorare dodici mesi alla Weill Cornell medicine di New York – ospedale e centro di ricerca di fama internazionale – sotto la guida del professor Massimo Loda, direttore del dipartimento Pathology and laboratory medicine alla Weill Cornell e pathologist in chief al New York-Presbyterian hospital.
La borsa è stata messa in palio dall’American-italian cancer foundation (Aicf), organizzazione no profit con sede a New York, fondata nel 1980 da Umberto Veronesi e Alessandro di Montezemolo a sostegno della ricerca contro il cancro.
Ogni anno vengono finanziati i progetti di ricerca di venti giovani scienziati, selezionati tra oltre cento candidati provenienti da tutta Italia, offrendo loro l’opportunità di ricevere una formazione avanzata e condurre ricerche innovative nei migliori centri di ricerca al mondo.
Fanelli è ricercatore del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa, e ha un incarico assistenziale nell’unità operativa Anatomia patologica 1 dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, diretta dal professor Antonio Giuseppe Naccarato.
Recentemente la sua tesi di dottorato (Functional atlas of prostate cancer mesenchyme: a translational approach to decipher the stromal molecular landscape in prostate cancer initiation, progression, and metastatization) è stata giudicata dall’Università di Pisa la migliore nel settore Scienze mediche.
Dopo la laurea, negli anni della specializzazione e del dottorato, Fanelli aveva già passato lunghi periodi di ricerca all’estero (al Dana-Farber Cancer Institute, all’Harvard Medical School, al Brigham and Women’s Hospital e anche alla Weill Cornell Medicine) prendendo parte a progetti di ricerca sul ruolo del microambiente tumorale nel carcinoma prostatico e nei tumori solidi, cercando di identificare potenziali fattori predittivi di metastasi.
Utilizzando avanzate tecniche di analisi trascrittomica a singola cellula e di analisi di immagine multispettrale, Fanelli ha ottenuto promettenti risultati. Nell’anno che passerà alla Weill Cornell medicine incrementerà – e poi trasferirà a Pisa – le sue conoscenze nell’ambito della digital pathology e dell’imaging analysis.