PISA. Nella prima mattinata del 5 giugno 2020, presso la Caserma “Sandulli Mercuro”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Pisa, si è tenuta, in forma riservata, con la partecipazione del Prefetto e dei soli Ufficiali della sede, nel rispetto delle restrizioni dovute all’emergenza COVID 19, la commemorazione del 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, celebrata unicamente con la deposizione di una corona in onore ai Caduti, nel ricordo dei militari immolatisi nell’adempimento del dovere ed esempio per tutti i Carabinieri in servizio.
Quest’anno, a causa della nota e contingente emergenza sanitaria, non vi è stato quindi il tradizionale schieramento sul piazzale della caserma, composto da una rappresentanza dei Carabinieri dell’intera provincia di Pisa, tra cui spiccavano i militari nella storica Grande Uniforme Speciale, il blocco dei Comandanti delle 40 Stazioni Carabinieri, che sono parte integrante del tessuto sociale ed unico presidio di legalità nella maggior parte dei Comuni della provincia e le rappresentanze delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre Associazioni combattentistiche e d’arma.
E’ stato redatto un bilancio consuntivo dell’attività dell’Arma nella provincia dell’anno trascorso (Giugno 2019 – Maggio 2020): 15471 sono stati complessivamente i servizi esterni di controllo su tutto il territorio, (con una media di oltre 90 servizi al giorno nel periodo di massimo impegno per l’emergenza sanitaria derivata dalla diffusione del COVID 19), nel corso dei quali sono state controllati 38.471 persone e 23.596 automezzi. L’analisi dei dati dell’Arma, rivela una consistente riduzione del numero dei delitti consumati in provincia (circa il 17% in meno rispetto all’analogo periodo dello
scorso anno); il totale dei soggetti arrestati è stato di 496, mentre 3778 sono state le persone segnalate in stato di libertà alle Procure della Repubblica di Pisa e Livorno.
I furti sono diminuiti di circa il 30 %, passando da 8.577 a 5.935, tra i quali anche quelli in abitazione che, passando da 2048 a 1447, si sono ridotti del 29 %. Il contrasto allo spaccio di stupefacenti anche quest’anno ha fatto registrare consistenti risultati con 190 persone arrestate e altrettante denunciate a piede libero.
Sono state attuate mirate attività di controllo nei vari settori produttivi ed in special modo nel settore agricolo, agroalimentare e forestale, con lo svolgimento di numerosi servizi, realizzati con il concorso dei Reparti speciali dell’Arma – N.A.S., Reparti Forestali e Nucleo Carabinieri presso l’Ispettorato del Lavoro – a seguito dei quali sono state sottoposte a controllo numerosissime aziende della provincia, al fine di verificare l’ottemperanza da parte delle stesse alle disposizioni
contenute nei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzione e contenimento del contagio, stante la pandemia che ha colpito l’intero Paese al pari di altri stati del mondo.
Migliaia sono stati i controlli inerenti l’osservanza delle prescrizioni del Governo in materia di contenimento da contagio COVID-19, effettuati nell’ultimo trimestre,mentre sono state diverse centinaia le chiamate pervenute al 112 di cittadini che chiedevano delucidazioni sulle regole da rispettare e sui comportamenti da adottare per contenere il rischio pandemico.
Sempre altissima è stata l’attenzione posta al contrasto e alla prevenzione contro la criminalità comune ed al pericolo di infiltrazioni di quella organizzata, nonché alle attività investigative condotte sugli illeciti nella Pubblica Amministrazione, che, nel mese di febbraio, si sono concluse con l’esecuzione di 7 misure cautelari; ricordiamo inoltre l’operazione antidroga denominata HINTERLAND, condotta, a fine dello scorso anno, dalla Compagnia di Pontedera che ha documentato l’esistenza di un vasto giro di spaccio di cocaina ed eroina nei pressi dei luoghi di aggregazione giovanile ad opera di soggetti di nazionalità italiana, marocchina e tunisina. Numerosi sono stati gli arresti eseguiti nella flagranza di reato e sequestri di stupefacente, culminati nello scorso mese di Ottobre con l’emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere; infine, l’operazione contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, condotta dalla Compagnia di San Miniato, che, intrapresa nel Febbraio dello scorso anno, ha consentito l’arresto, poche settimane fa, di 3 persone che, a vario titolo, gestivano un centro benessere dove veniva svolta l’attività di meretricio.
Merita una particolare menzione anche l’ininterrotta attività di prevenzione ai rischi connessi al terrorismo di matrice confessionale, svolta in sinergia con il R.O.S. ed in una più ampia cornice di collaborazione con la Questura, attraverso un’attività investigativa di carattere preventivo svolta sull’intera provincia da personale qualificato ed appositamente addestrato, che sovente attinge dal prezioso patrimonio informativo delle Stazioni Carabinieri, fondamentali quanto insostituibili sensori sul territorio.