Un percorso tra mestieri, carovane e la Natività che unisce tecnologia e tradizione.
Al Santuario “Madre dei Bimbi” di Cigoli apre le sue porte la 24ª edizione del Presepe Artistico, visitabile dal 7 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026. La piccola frazione toscana ospita così il presepe sensoriale più grande della Toscana, riconosciuto tra i più importanti d’Italia.
Loading ...Il presepe coniuga la ricerca estrema del dettaglio con l’alta tecnologia, offrendo ai visitatori un percorso paesaggistico “di tipo palestinese”. All’inizio, si possono ammirare scenografie dei mestieri dell’epoca, tutte in movimento. Il percorso prosegue con l’ingresso a Betlemme, ricco di scene di vita quotidiana e piccole botteghe di artigiani, dove è possibile osservare la grotta dei pastori e intravedere la Capanna della Natività. L’allestimento si sviluppa su circa 100 metri quadrati, con scenografie dominanti il fiume Giordano.
Il tema di questa edizione 2025 è “Dal Getsemani a Betlemme, dalla sofferenza alla speranza”. Il visitatore attraversa Gerusalemme, dove al punto più alto domina il tempio con il Santo Santorum, per poi avvicinarsi al deserto con tende beduine e carovane di cammelli. Dall’altro lato spicca la Capanna con la Natività, imponente nelle sue statue e nei dettagli.
Il Presepe Artistico di Cigoli si distingue per l’alto contenuto tecnologico e per la capacità di trasportare il visitatore in un viaggio multisensoriale. Le scene sono realizzate su diverse scale, dalle miniature fino all’altezza d’uomo, con effetti sonori, luminosi e olfattivi. Grazie alla cura dei cicli giorno-notte e alla resa di cieli stellati e tramonti, il presepe viene anche definito “Presepe Sensoriale”, capace di stimolare la vista, l’udito e l’olfatto, immergendo il pubblico nelle atmosfere della Terra Santa di 2000 anni fa.
Le visite sono possibili tutti i giorni, la mattina dalle 10:00 alle 12:00 e il pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30, fino all’11 gennaio 2026, offrendo a grandi e piccini un’esperienza unica tra arte, tecnologia e spiritualità. Fonte: Terre di Pisa
