Continua l’allerta sul vaiolo delle scimmie, per la prima volta identificata nel 1970 nei villaggi rurali delle zone delle foreste pluviali dell’Africa centrale e occidentale.
La trasmissione
Può essere trasmessa attraverso il contatto con fluidi corporei, lesioni sulla pelle o sulle superfici mucose interne, come nella bocca o nella gola, goccioline respiratorie e oggetti contaminati.
Provoca una malattia con sintomi simili, ma meno gravi, al vaiolo. Nell’uomo il vaiolo delle scimmie si manifesta spesso con la combinazione di questi sintomi:
Febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, dolori muscolari, astenia (debolezza generale), linfonodi ingrossati, mal di schiena, dopo uno-tre giorni dall’inizio della febbre, si manifesta un’eruzione cutanea. Le lesioni cutanee evolvono in vescicole, pustole e croste.
Da ‘Qui Finanza‘ riportiamo i contagi registrati in Italia
La regione con il più alto numero di casi confermati è la Lombardia, con 265, seguita da Lazio (114), Emilia Romagna (65), Veneto (42), Toscana (25), Piemonte (22), Campania (18), Liguria e Puglia (12), Friuli Venezia Giulia (11). 5 le regioni che non hanno ancora segnalato nessuna infezione: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta. Le restanti, comprese le province autonome di Bolzano e di Trento, segnalano meno di 10 contagi.