Il 31 marzo è andato in pensione il dottor Paolo Monicelli, medico di famiglia del Comune di Vicopisano, con ambulatori a Lugnano e a Uliveto Terme.
“Mi raccomando, ci tengo a essere chiamato medico di famiglia, perché questo sono stato e questo mi sono sentito in tutti questi anni. – dice a cuore aperto – Ho visto crescere ragazzi e ragazze, ho conosciuto poi le loro famiglie, ho visto i figli, mi sono preso cura di persone che sono diventate anziane con gli anni, sono rimasto accanto a tanti dei miei pazienti per una buona parte della loro, della nostra vita… Sono stati passaggi esistenziali, emozioni e sentimenti, non stato e non può essere mai solo lavoro. E in questo senso non finisce, vado in pensione, sì, ma nel mio cuore nulla è immutato“.
Monicelli, 67 anni, ha inizialmente affiancato il padre, dal 1989 al 1996, medico di famiglia come lui, e poi ha iniziato a svolgere la professione in modo autonomo, dovendo affrontare nell’ultimo periodo del suo incarico, anche il dramma della pandemia da Covid-19, estremamente faticoso e doloroso.
“Come medici di famiglia – afferma – arriviamo a conoscere tanto delle persone che sono nostri pazienti, entriamo nelle case, si crea un rapporto di fiducia, diventiamo un po’ punti di riferimento, capiamo se c’è bisogno non solo di uno specialista ma anche di un assistente sociale o di un altro tipo di aiuto. Si tratta di cura, sì, ma nel senso più ampio del termine, nel senso più bello, ascoltiamo, cerchiamo di consigliare quando ci viene chiesto, spesso anche in merito a questioni extra sanitarie, e si crea spesso un rapporto, lungo anni, e profondo, che va oltre la medicina“.
“Ovviamente tutto questo sempre tenendo nella massima considerazione la salute dei miei pazienti – spiega Monicelli – sono stato a lungo nel Consiglio dell’Ordine, mi sono assiduamente formato e aggiornato nella medicina generale per dare il massimo a chi si è rivolto a me.
Vorrei ringraziare tantissimo i miei pazienti, ho imparato davvero molto da loro, ho ricevuto, e ho cercato più che potevo di dare, affetto e possono stare certi che non li dimenticherò mai.
Lascio la parte ‘attiva’ di questo lavoro, ma quella umana, emotiva, no, non è possibile lasciarla, è sempre ben viva dentro di me come ogni persona che ho incontrato in tutti questi anni. Grazie ancora a tutti!“.
A questo link tutte le informazioni dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest su come cambiare medico (o pediatra di libera scelta): http://www.uslnordovest.toscana.it/…/48-scegliere…