“Fine della gratuità del suolo pubblico, ma la situazione dei pubblici esercizi resta complicata”, scrive Confcommercio.
PONTEDERA. Mickey Condelli, presidente di Confcommercio Pontedera non nasconde un pizzico di amarezza: “Purtroppo non è stata accolta la nostra richiesta di proroga della gratuità, almeno fino a giugno prossimo, e di questo ci rammarichiamo. A livello nazionale nessun provvedimento in vista e l’amministrazione comunale, che in questi due anni ci è stata molto vicina, non ha ritenuto di prolungare anche solo di qualche mese la gratuità. Per questo non capisco la soddisfazione di chi rivendica risultati che peraltro neanche gli appartengono. Non ci sono risultati da sbandierare, né tanto meno si può parlare di sconti, perché dal 1 aprile entrano in vigore le tariffe ordinarie, ridotte di quelle percentuali conseguenti all’approvazione del nuovo Regolamento sui dehors”.
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“Effetti della pandemia, costi delle utenze alle stelle e aumento delle materie prime pesano in modo straordinario sulla tenuta delle nostre attività – riconosce il presidente Condelli: “Per ogni ristorante che apre in provincia di Pisa ne chiudono tre, a conferma di una situazione estremamente difficile. Non è questo il momento di esultare, ma di continuare a sostenere un settore in difficoltà che dà lavoro a oltre 4.500 mila persone”.
“Sentir parlare di sconti per il suolo pubblico è improprio, paradossale e per certi versi anche irresponsabile” – aggiunge il responsabile sindacale di Confcommercio Alessio Giovarruscio: “Posso comprendere l’ansia da prestazione dell’altra associazione, ma sarebbe auspicabile che quest’ansia si misurasse sui risultati effettivi e non sul nulla. La verità è che da oggi ulteriori costi si aggiungono alla già lunga lista delle spese che le attività devono quotidianamente sostenere, con una situazione di perdurante incertezza che rischia di aggravare ulteriormente i bilanci delle aziende. Nel solo 2021, in provincia di Pisa, in regime di suolo pubblico gratuito, sono chiuse 243 attività della ristorazione. Questo regime è finito, e proprio per questo c’è ben poco da esultare” – aggiunge il responsabile sindacale di Confcommercio Alessio Giovarruscio.