Ripercorriamo la sua carriera politica degli ultimi 27 anni.
Erano settimane che non era più in comune perché doveva smaltire gli ultimi giorni di ferie, ma questa mattina è tornato a Castelfranco per salutare tutti i colleghi e i nuovi amministratori in occasione del suo ultimo giorno di lavoro, prima della pensione. Stefano Lotti ,67 anni, di cui 27 passati al servizio della pubblica amministrazione infatti ha raggiunto il traguardo della pensione.
Nato a Pisa, ma residente a Santa Maria a Monte, laureato in architettura dopo i primi anni giovanili, dove si era impegnato nella libera professione, 27 anni fa, nel 1997 entrò al comune di Carmignano, in provincia di Prato, dove si occupò da subito di lavori pubblici, realizzando il progetto di recupero della scuola di Bacchereto.
Poi dopo poco più di sei mesi, si trasferì al comune di Montopoli in val d’Arno dove è rimasto per 21 anni, lasciando anche segni importanti della propria attività sul territorio, dalla scuola della frazione di Capanne, di cui curò parte del progetto, al tentativo, in parte riuscito, di sostituire le pensiline dell’autobus trasformandole in manufatti in muratura, al posto di quelle in metallo e plexiglas di moda negli anni 2000 (una di quelle realizzate da Lotti è ancora presente in via di Musciano), alla pianificazione dell’area industriale del comune.
In queste opere da architetto, aveva profuso una cultura edificatori raffinata e funzionale, cercando di legare gli edifici pubblici al territorio in modo armonico e soprattutto creando spazi equilibrati a vedersi e vivibili dai cittadini che li utilizzano, recuperando e declinando in termini coerenti con il nostro tempo la lezione funzionalista. Per altro introdusse, ante litteram elementi di ecoefficienza degli edifici pubblici.
Nel 2008 passò al settore ambiente, “perché non c’era più niente da fare ai lavori pubblici”. In breve il nuovo ambito di lavoro lo porterà al comune di Castelfranco di Sotto, dove è rimasto fino a oggi occupandosi proprio dell’ambiente.
Ora Lotti potrà tornare alle sue passioni, il disegno e la progettazione, che come dice lui farà solo per divertimento con finalità speculativo e di indagine: “A casa il mio tavolo da disegno è pieno di idee abbozzate che magari ora riuscirò a portare a termine”.
Egli ironizza su come sia cambiata la pubblica amministrazione:“Sempre in peggio, perché la situazione economica, non sempre legata ai singoli governi nazionali e locali è sempre più difficile per gli enti, tanto da far pensare che l’Italia ormai sia un paese povero. Poi ho visto in generale cambiare con i tempi le relazioni umane tra le persone anche all’interno dell’ente locale, anche a Castelfranco di Sotto ho notato, ma è poco più di una sensazione, che questa tendenza forse ci sarebbe ancora possibilità di invertirla”.
Questa mattina al saluto affettuoso di tutti i colleghi, si sono voluti unire anche i nuovi amministratori del comune di Castelfranco di Sotto e proprio il sindaco Fabio Mini, ha spiegato: “Purtroppo ho potuto lavorare con Lotti per poco più di un mese, ma in lui, da subito ho trovato una persona e un professionista competente e disponibile a cercare sempre le soluzioni migliori nell’interesse della collettività. Mi dispiace che vada in pensione, ma sono felice per lui, che ora potrà tornare ad occuparsi a tempo pieno delle sue passioni”.