“Nessun dorma” della Turandot e la versione inglese di “Con te partirò” conquistano la seconda stagione della serie di Netflix.
Squid Game 2 continua a sorprendere, non solo con la sua trama e le sue tematiche sociali, ma anche con l’inaspettato utilizzo di musica italiana. Due celebri brani, “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini e la versione inglese di “Con te partirò” di Andrea Bocelli, appaiono nella colonna sonora della nuova stagione. Questa scelta non si limita però a un omaggio alla cultura musicale italiana.
Questi pezzi, così ricchi di emozione, vengono usati in scene violente, creando un contrasto netto e inquietante con la brutalità degli eventi. La famosa “Nessun dorma” è utilizzata durante una scena di tortura, in cui il personaggio del Reclutatore infligge violenza a due malcapitati. L’inserimento di questa opera lirica, che evoca immagini di trionfo e bellezza, in un contesto così crudele, accentua il contrasto emotivo della scena.
Nel climax di un episodio particolarmente teso, “Time to Say Goodbye” – la versione in inglese di “Con te partirò” – fa da sottofondo a una partita di roulette russa tra il Reclutatore e Seong Gi-hun, il protagonista della serie. La scelta di un brano tanto celebrativo e emotivo per accompagnare un duello mortale crea una sorta di paradosso tra la bellezza del brano e la tragica inevitabilità del destino.
Sebbene il loro inserimento possa sembrare fuori luogo, nell’insieme della serie, l’utilizzo di “Nessun dorma” e “Time to Say Goodbye” non può che essere visto come parte integrante di una grande tragedia, che si svolge in più atti. Squid Game 2 non solo esplora il lato oscuro della società, ma lo fa attraverso una musica che, pur appartenendo a una tradizione di bellezza, trova spazio in un mondo spietato dove la vita e la morte si intrecciano in un gioco crudele. In questo contesto, la musica italiana appare come un potente simbolo di un’umanità perduta, un’ironia tragica che amplifica il messaggio della serie.