Per la prima volta al mondo un case study dimostra l’efficacia della neurostimolazione midollare in paziente paraplegico con lesione grave del cono midollare.
Per la prima volta al mondo, uno studio clinico dimostra l’efficacia della neurostimolazione midollare in un paziente paraplegico con lesione grave del cono midollare. Il risultato straordinario è frutto della collaborazione tra l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, l’Università Vita-Salute San Raffaele e i bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, guidati dal professor Silvestro Micera.
Il caso, pubblicato su Med – Cell Press, riguarda un uomo di 33 anni, colpito da una lesione traumatica a livello T11-T12 estesa al cono midollare, che gli aveva causato una paralisi completa degli arti inferiori e gravi disfunzioni motorie. Dopo l’impianto chirurgico di un neurostimolatore nello spazio epidurale, e un programma intensivo di riabilitazione, il paziente ha ottenuto miglioramenti sorprendenti.
«Con questo case study abbiamo dimostrato, per la prima volta, l’efficacia della stimolazione elettrica epidurale (EES) coadiuvata dalla riabilitazione nel ripristinare le funzioni motorie degli arti inferiori – spiega il dottor Luigi Albano, primo autore dello studio –. Il paziente ha recuperato la capacità di raggiungere la stazione eretta e di camminare per brevi distanze».
I miglioramenti sono stati progressivi: in soli tre mesi si è osservato un incremento della mobilità dell’anca e del controllo posturale. Dopo sei mesi, il paziente è riuscito a percorrere un chilometro con deambulatore e tutori. Il percorso è parte del trial clinico Neuro-SCS-001, e si inserisce in una linea di ricerca iniziata nel 2023 con il primo impianto sperimentale.
«I risultati di questo studio – aggiunge il professor Pietro Mortini – offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi, grazie all’integrazione tra neuromodulazione avanzata e riabilitazione personalizzata».
Il caso dimostra l’efficacia di un approccio integrato tra diverse figure professionali. «Solo grazie al lavoro sinergico tra neurochirurghi, fisiatri, fisioterapisti e ingegneri – sottolinea il dottor Sandro Iannaccone – è stato possibile ottenere un recupero motorio tanto significativo».
Le lesioni del cono midollare, area in cui sistema nervoso centrale e periferico si incontrano, sono tra le più difficili da trattare. I traumi in questa regione spesso causano paraplegia, dolore neuropatico e disturbi sfinterici. La stimolazione epidurale si candida ora come nuova frontiera terapeutica anche per i casi più complessi.
I pazienti interessati a valutare un percorso di diagnosi e trattamento possono contattare direttamente l’IRCCS Ospedale San Raffaele via e-mail all’indirizzo: [email protected].
Fonte: www.hsr.it