Le parole dei consiglieri Bagnoli e Valleggi di Fratelli d’Italia che chiedono il ritorno a modelli di gestione diretta e di scala ridotta dei rifiuti.
PONTEDERA. “Dopo 10 anni dalla emanazione della legge regionale per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, ‘l’A.T.O. Toscana Costa’ ha incontrato molte difficoltà e non ha portato ai risultati di gestione prefissati. I costanti problemi nei servizi e gli aumenti nelle tariffe sono sotto gli occhi di tutti”, escordiscono così Matteo Bagnoli e Franco Valleggi, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Pontedera.
“Inoltre – proseguono Bagnoli e Valleggi-, con questa impostazione si è allontanato dai comuni il controllo politico e tecnico diretto della gestione dei rifiuti urbani e assimilati delegando, di fatto, ad un grande contenitore che ha il monopolio della gestione.
Tramite la mozione presentata nel Consiglio comunale di Pontedera chiediamo al Consiglio e alla Giunta Regionale della Toscana di avviare un confronto coi comuni per valutare una revisione della Legge Regionale tornando a modelli di gestione diretta e di scala ridotta come era precedentemente.
Infine – concludono gli esponenti di FdI- , condanniamo duramente l’aumento di stipendio del CDA di Retiambiente che con deliberazione dell’assemblea ordinaria del 18/12/2020 si è aumentato il compenso a 60.000 euro al Presidente e 24.000 euro al Vicepresidente e agli altri consiglieri. Ricordiamo che tali compensi vengono pagati dai cittadini e delle cittadine, proprio tramite la Tari, oggetto di questi aumenti.
Oggi alla luce di una fallimentare gestione che ha determinato grandissimi disservizi e aumenti, siamo del parere, come già espresso anche dalla consigliera Ilaria Boggi della Lega, che tale applicazione sia ingiustificabile di fronte alla cittadinanza. Questo aumento, in un momento così delicato per i cittadini e le cittadine, è assolutamente inaccettabile”.