La Squadra Mobile della Questura di Pisa ed il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pontedera (PM dr Porpora) hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, traendo in arresto per i reati di rapina aggravata dall’ uso delle armi e di furto aggravato un 40enne residente a Fucecchio.
Nello specifico, gli investigatori della Polizia di Stato sono partiti dalla rapina a mano armata, avvenuta lo scorso 1 maggio al supermercato Eurospin di Pontedera di via Tosco Romagnola 197. Il primo intervento, effettuato dai poliziotti del Commissariato di Pontedera, aveva ricostruito la dinamica dell’ evento delittuoso: alle h 12.10 circa un rapinatore solitario, travisto con mascherina e cappello, aveva minacciato con un grosso cacciavite le 3 dipendenti del supermercato in quel momento presenti, arraffando dalle casse la somma di 2.200 euro, per poi allontanarsi in direzione Calcinaia.
Un cliente esterno, che aveva appena parcheggiato sul piazzale, si era accorto dell’ uscita del rapinatore ed aveva provato ad intimargli di fermarsi, ma questi gli aveva mostrato il cacciavite, facendolo desistere dall’ inseguimento. Al lavoro di ricerca delle prove effettuato dai poliziotti del Commissariato si sono affiancati anche quelli della Questura di Pisa, ed il lavoro sinergico coordinato dagli investigatori specializzati nelle indagini su furti e rapine della Squadra Mobile della questura pisana ha consentito di reperire numerosi riscontri probatori a carico dell’ uomo, che peraltro vanta anche precedenti specifici commessi in danno di altri supermercati delle province di Pisa e Firenze.
In particolare, i poliziotti sono partiti dalla analisi del modus operandi dei casi similari a quello in osservazione, per stilare una lista di possibili sospettati; le tracce elettroniche reperite sia sul luogo del commesso reato che sul luogo del furto delle targhe, avvenuto in precedenza e nottetempo a S. Croce sull’ Arno in danno di una ditta di autotrasporti, targhe poi apposte sulla vettura utilizzata dal rapinatore per allontanarsi sul luogo dell’ evento, hanno consentito di raccogliere granitici elementi a carico dell’ indiziato, che sono stati forniti al PM titolare della indagine che ha chiesto ed ottenuto la misura restrittiva, eseguita dagli investigatori della Polizia di Stato che hanno rintracciato e portato ala carcere don Bosco l’ uomo.