Il Sindaco Conti: “Grazie ai 7 milioni di fondi PNRR, dopo l’estate partirà il cantiere che ridisegnerà un’area strategica per lo sviluppo turistico della città”.
Il Comune di Pisa ha presentato stamani il progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione del Parco Urbano della Cittadella. Entro poche settimane sarà approvato il progetto esecutivo e sarà pubblicata la gara pubblica per l’affidamento dei lavori che saranno appaltati entro il 31 luglio ed avranno inizio a settembre 2023. Il progetto, che è stato approvato dalla Soprintendenza e dalla Commissione paesaggistica, è stato presentato stamani a Palazzo Gambacorti dal sindaco di Pisa Michele Conti, dall’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa, dall’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli e dal dirigente e curatore del progetto Fabio Daole.
“L’area della Cittadella – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – posta tra i Lungarni, le mura urbane, gli Arsenali Repubblicani e poco distante dal Museo delle Navi Antiche e dalla Cittadella Galileiana agli ex Macelli, rappresenta un’area strategica per lo sviluppo dei percorsi turistici in questa parte di città così ricca di storia, ma che da anni continua a versare in stato di abbandono. Le precedenti amministrazione hanno iniziato un processo di riqualificazione che però non è stato mai compiuto. Grazie ai 7 milioni di euro di finanziamento che abbiamo intercettato, oggi è possibile chiudere questa partita e realizzare un progetto decisivo di valorizzazione e rilancio dell’area. La riqualificazione che presentiamo oggi prevede un’area a verde con percorsi pedonali e giochi per bambini, il recupero della presenza dell’acqua in considerazione dei temi storici collegati agli Arsenali Repubblicani, la valorizzazione delle vestigia archeologiche, la creazione di un’arena per eventi e di una struttura ricettiva con funzioni di ristorante”.
“Dunque – prosegue il Sindaco – un grande progetto che valorizza il contesto storico-artistico e paesaggistico dell’area, dedicando molta attenzione alle potenzialità di sviluppo turistico di quello che può diventare luogo fondamentale di attrazione e fruizione turistica, con funzione di collegamento tra il percorso museale dei Lungarni e l’asse di via Santa Maria che conduce a piazza dei Miracoli. Quello che presentiamo oggi non è solo un progetto sulla carta, ma un cantiere che partirà dopo l’estate, grazie alla capacità della nostra Amministrazione di aver intercettato i 7 milioni di euro finanziati con fondi PNRR.”
“Il finanziamento di 7 milioni di euro – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – rientra all’interno del più ampio finanziamento di 20 milioni di fondi PNRR destinati ai Comuni capoluogo di provincia. Il Comune di Pisa ha presentato progetti di rigenerazione urbana diffusi in tutta la città da realizzare negli anni 2021-2026 e ha ottenuto il massimo del finanziamento previsto. Il progetto della Cittadella rappresenta quello più importante e il più rilevante dal punto di vista dell’importo. Il PNRR fornisce anche dei cronoprogramma di lavoro stringenti: non si parla quindi di opere futuribili, ma di un cantiere che partirà a settembre 2023. Sono molteplici le funzioni dell’area che questo progetto ha recepito, tenendo conto delle richieste presentate dalla città, e tradotto nella proposta che presentiamo: l’area a verde pubblico, l’area per gli spettacoli, l’area gioco per i bambini, la struttura ricettiva inserita in uno specchio d’acqua come richiamo alla storia del luogo, l’area archeologica che si baserà sui ritrovamenti che saranno fatti nei lavori di scavo. Un progetto bellissimo che permetterà alla città di riappropriarsi di uno spazio enorme e importante per le molteplici funzioni che conterrà.”
“Con questo intervento – aggiunge l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – riusciamo finalmente a riqualificare un’area che per la storia di Pisa dovrebbe essere considerata sacra, perché la Repubblica Marinara sorgeva nell’area della Terzana, l’area della Cittadella. Era qui che si svolgeva tutto quello che serviva per consolidare la potenza della Repubblica. Dopo la guerra c’è stato il progetto di Michelucci, che aveva pensato lo spazio come area pubblica dove si potesse svolgere la vita della città, ma il progetto non è stato portato a termine, il cantiere rimase abbandonato per decenni in stato di degrado. Riuscire a recuperare l’area è una grande soddisfazione, perché ci permette di riconsegnare alla città un luogo fondamentale per la storia pisana, che può di nuovo tornare a vivere”.
“La nostra riqualificazione – spiega l’architetto Fabio Daole – si è basata sul progetto incompiuto dell’architetto Michelucci e sulla consapevolezza che in quell’area sono presenti 80 arcate nell’area della Terzana, per cui si rende necessario lo scavo archeologico con l’obiettivo di acquisire informazioni importanti sulla storia della città. Più di un milione dell’importo dei lavori sarà dedicato solo allo scavo archeologico. Ringrazio la Soprintendenza per essersi messa a disposizione in tempi veloci per l’approvazione del progetto. L’edificio Michelucci sarà restaurato in modo da essere riconoscibile e ospiterà la struttura ricettiva del ristorante che valorizzerà l’edificio, anche in associazione con il tema dell’acqua, ricordando il canale che entrava nell’area degli Arsenali, che sarà ricreato fino ad arrivare all’edificio Michelucci. Il tema principale dell’acqua verrà poi ripreso anche nell’area giochi dei bambini”.
Stato attuale dell’area. L’area della Cittadella ricopre una superficie complessiva di 55mila metri quadrati, con due lati delimitati dalle mura storiche, uno su cui vi si affacciano edifici storici come gli Ex-Macelli, le Stallette e gli Arsenali Medicei, mentre l’ultimo lato è delimitato dal fiume Arno e dalle fortificazioni della Torre Guelfa e del Fortilizio. L’area a verde del parco misura circa 40mila metri quadrati e all’interno di questo spazio convivono edifici di valore storico artistico come la Torre Guelfa, il Fortilizio e gli Arsenali Repubblicani ed altri più recenti come la vasca per gli esperimenti dell’architetto Giovanni Michelucci, le passerelle e l’anfiteatro scavato nel terreno, derivati dalla parziale risistemazione dell’intero luogo con il progetto del 1958 attribuito all’arch. Michelucci.
Il progetto di riqualificazione. Il progetto di riqualificazione del Parco urbano e archeologico della Cittadella prevede molteplici funzioni: sarà realizzata un’area a verde pubblico dedicata alla fruizione collettiva ma soprattutto ai bambini e famiglie, attrezzata come parco gioco accessibile ed inclusivo per bambini dotato di gazebi verdi attrezzati; verrà creata un’arena all’aperto per le manifestazioni pubbliche, concerti temporanei, aula didattica all’aperto per le scuole primarie della città con agibilità fino a 400 persone. Sarà inoltre realizzata una struttura ricettiva con funzioni di ristorante per dare piena fruibilità all’intera area in considerazione anche della presenza degli Arsenali Repubblicani. Sarà creata un’area archeologica con finalità didattiche e informative per la valorizzazione dell’offerta turistica. L’intera area sarà completamente accessibile per tutti gli utilizzatori mediante percorsi pedonali senza barriere architettoniche e percorsi ciclabili. L’area a verde rimarrà immersa nelle piantumazioni esistenti e ne saranno aggiunte altre di nuovo impianto, con un sistema di vegetazione arbustiva che ripropone il ciclo delle stagioni sia mediante il mutamento dei colori che dei profumi. L’area sarà chiusa da idonea recinzione sui lati sud ed est poiché gli altri lati sono chiusi dalle mura urbane, e sull’ingresso sud la stessa verrà arretrata rispetto all’attuale per dare sicurezza all’intero parco nelle ore notturne e prevenire atti vandalici.
Area archeologica. L’area riveste un notevole interesse archeologico, poiché dalla letteratura e dagli studi sulla Pisa Medioevale emerge che sorgevano 80 arcate nell’area della Terzana. Il progetto prevede uno scavo archeologico esteso fino alla quota da –178 cm dal piano di campagna per verificare l’eventuale presenza di importanti reperti medioevali che possano fornire maggiori informazioni storiche sulla città di Pisa. Attualmente in questa fase di progetto è ipotizzabile ritrovare le basi dei pilastri in pietra “bozza da verrucano” delle navate medioevali ed eseguirne il restauro per dare all’area l’impronta a terra delle antiche arcate medioevali, ipotizzando di realizzare alcune navate in legno secondo una ricostruzione filologica per potervi allocare gli antichi mestieri svolti nell’area la costruzione dei cordami, la forgia delle ancore, dove si modellavano i remi, dove si realizzava la polvere da sparo e le gallette per i militari. In definitiva l’obiettivo è quello di disporre un’area di documentazione storica della “terzana” sia per i cittadini pisani che per i turisti, vista anche la vicinanza del museo delle Navi, oltreché per realizzare un parco archeologico medioevale della Pisa Repubblicana.
Edificio “vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei”. Le strutture rimaste del progetto dell’arch. G. Michelucci del 1958 avranno necessità di una rigenerazione che attesti e testimoni il primo e unico progetto dell’area della Cittadella a parco urbano pubblico. L’edificio denominato “vasca per gli esperimenti idraulici e monumento a Galilei” assolverà alla funzione commerciale di bar ristorante poiché è l’unica struttura che potrà generare risorse economiche per la gestione dell’intera area a parco pubblico. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti con l’aggiunta di una nuova struttura destinata alla sala ristorante su un patio interno all’area della vasca. La nuova struttura si integra e valorizza l’edificio esistente in quanto il sistema strutturale viene previsto in continuità con le strutture esistenti lasciando una grande permeabilità visiva sia per rendere la sala interna con proiezione prospettica verso l’esterno del parco e delle mura urbane, nonché per dare piena visibilità alla struttura storicizzata dell’arch. Giovanni Michelucci. Allo scopo di rendere pienamente riconoscibile la struttura originaria e la nuova struttura contemporanea, il progetto prevede un rivestimento in lamiera “corten” e le chiusure della sala sono previste interamente vetrate. La copertura della nuova struttura è prevista piana ricoperta da pannelli fotovoltaici posti in orizzontale in modo da non vedere dall’esterno della struttura tecnologica che però potrà generare la fornitura elettrica necessaria alla struttura di ristorazione, in linea con gli obiettivi della transizione ecologica e con il PNRR.
Arena per spettacoli. L’arena all’aperto per gli spettacoli sarà realizzata secondo il progetto originale dell’arch.Giovanni Michelucci, poiché la documentazione a disposizione permette una ricostruzione fedele, anche se dovrà essere integrata con gli impianti tecnologici di illuminazione, videosorveglianza ed acustica. Il progetto prevede il restauro conservativo delle strutture presenti della gradonata, con l’aggiunta dei percorsi previsti dal progetto di Michelucci e non realizzati. Le finiture previste sono pavimentazioni in travertino posato ad “opus incertum”. La cavea si connette ai percorsi pedonali del parco attraverso un sistema di scale e rampe accessibili integrate da arredi con funzione di seduta e fioriere lineari floreali.
Area ludica. L’area ludica accessibile e inclusiva per bambini e famiglie prevede attrezzature ludiche in acciaio inox e pannelli in laminati plastici riciclati, gazebi verdi attrezzati con sedute accessibili e pavimentazione in gomma colata colorata in pasta richiamando la memoria le antiche navi della Pisa Repubblicana che solcavano i mari nelle onde tempestose.
Il sistema del verde. La disposizione altimetrica dei terreni rispetto alla quota del piano di campagna presenta differenze di quota sensibili da -/+ 100 cm. fino a – 250 cm, pertanto necessita di un sistema che raccordi i vari piani delle aree del parco che siano accessibili a tutte le utenze e sicure per la pubblica fruizione. Il sistema di raccordo tra le quote dei terreni è stato previsto con un sistema di scale e rampe per l’accesso alla parte centrale del parco immerse in gradoni verdi con erbacee perenni realizzati in cemento con finitura tipo la pietra Santa Fiora che con le proprie tonalità calde si integra bene nel contesto ambientale generale, oltreché sedute e pali dell’illuminazione pubblica. Il progetto del verde prevede di mettere a dimora una composizione mista di arbusti sempreverdi, tappezzanti ed erbacee perenni in fioritura scalare e con tutte le declinazioni dell’azzurro e del blu, allo scopo di richiamare la memoria storica del bacino idraulico, come: “Ceanothus thyrsifloru Repens”, “Teucrium fruticans”, “Lavandula Hidcote Blue”, “Rosmarinus officinalis Prostratus”, “Convolvolus mauritanicus”, “Ceratostigma plumbaginoides”, “Liriope muscari”, “Agapanthus umbellatus”, “Tulbaghia violacea” che di fatto mitigano la regolarizzazione geometrica delle scarpate rendendo il tutto percepibile come aree fiorite su dolce pendio. Per le alberature di alto fusto si prevede la verifica fitosanitaria di quelle presenti nell’area che sono il “Pinus Pinea”, la “Quercia Ilex” e la “Tilia” che sono mantenute con alcune sostituzioni e integrazioni nelle parti occorrenti; mentre riguardo alla messa a dimora di nuove alberature si prevede la piantumazione di “Quercia Ilex” “Liquidarbar” “Ligustrum” “Acero Rubrun” nella parte est dov’è prevista l’area didattica e ludica per bambini allo scopo di creare uno spazio tipo piazzetta chiusa appunto dalle alberature. In definitiva il sistema dell’infrastruttura verde, dalle alberature agli arbusti, deve esaltare il concetto di natura e riprodurre il ciclo delle stagioni proprie di un parco a verde pubblico dove poter riassaporare il “delizioso passeggio”, senza però precludere la percezione paesaggistica dei monumenti storici presenti nell’area.